Robert De Niro, che parla quasi sempre in italiano e pronuncia in totale solo 17 parole in inglese per l'intera durata de Il padrino - Parte II, trascorse quattro mesi in Sicilia al fine di imparare a parlare il dialetto siciliano per interpretare al meglio Vito Corleone.
Prima dell'inizio delle riprese del film, in cui avrebbe dovuto interpretare una versione più giovane di Vito Corleone, precedentemente portato sul grande schermo da Marlon Brando, De Niro studiò il siciliano in una scuola di lingue e prese lezioni private dal linguista Romano Pianti.
L'attore si recò anche in Sicilia per farsi un'idea di come si comportavano i residenti dell'isola e per capire meglio la loro cultura: "Sono molto sospettosi e, sebbene ti siano molto cordiali in quanto turista, tu sai che non si fidano di te. I siciliani hanno un modo di guardare senza guardare, ti scrutano, carpiscono tutto di te senza permetterti di accorgertene."
Su Rotten Tomatoes il film ha un punteggio di approvazione del 98% basato su 85 recensioni, con una valutazione media di 9,70 / 10. Il consenso critico del sito recita: "Grazie alle straordinarie performance di Al Pacino e Robert De Niro, Il padrino - Parte seconda ha stabilito nuovi standard per i sequel, standard che, a distanza di molti anni, devono ancora eguagliati."