Il muto di Gallura, di cui vi proponiamo una video clip esclusiva, è l'opera prima di Matteo Fresi con Andrea Arcangeli, che uscirà al cinema il 31 marzo distribuito da Fandango. Il film è ispirato all'omonimo libro di Enrico Costa del 1884, un romanzo storico che racconta una faida che dal 1850 al 1856 sconvolse il territorio di Aggius.
La clip che potete vedere sopra ci porta nel pieno di una festa con balli e canti sardi. Nella parte finale del video c'e' Bastiano Tansu, che nel suo mondo senza suoni assiste, isolato, al divertimento della sua gente.
Questa storia, ambientata nella Gallura di metà Ottocento, ruota intorno alla faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, che causò la morte di oltre 70 persone. Bastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l'assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione, Pietro Vasa che lo trasforma nell'assassino più temuto dell'intera faida. Lo stato e la chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l'ondata di terrore mentre le due fazioni si consumano a vicenda. Quando le paci di Aggius determinano la fine della faida, Bastiano sembra aver trovato anche la pace interiore nell'amore corrisposto per la figlia di un pastore. Ma in un mondo violento e superstizioso, che già da bambino lo additava come figlio del demonio, Bastiano non può essere assolto e andrà incontro alla morte per mano dello stesso cugino Pietro Vasa.
Il Muto di Gallura è diretto da Matteo Fresi, qui a suo debutto alla regia. Bastiano Tansu è interpretato da Andrea Arcangeli, già volto di Roberto Baggio nel film biografico Il Divin Codino. Nel cast troviamo anche Marco Bullitta, Giovanni Garroni e Syama Rayner. La pellicola arriverà al cinema il 31 marzo, grazie a Fandango.
Nelle note di regia, Matteo Fresi ha scritto "Quando ho riletto il romanzo ho subito pensato che l'impianto narrativo fosse molto contemporaneo e cinematografico. Il protagonista poi ha tutto quello che mi piace di un eroe/antieroe romantico. È tormentato, è un animo nobile e buono nonostante le atrocità che commette, è un emarginato, un perseguitato, è un diverso. È Quasimodo, è King Kong, è Achille. È una forza naturale indomabile che sfugge al concetto di giustizia: è Moby Dick. È leale. È arrabbiato. È innamorato. I rari momenti in cui riesce a comunicare sono gocce di un distillato purissimo che ha a che fare con una sorta di sospensione del dolore".