Jim Carrey non ha rinunciato al ruolo da protagonista nel film natalizio Il Grinch solo grazie al coinvolgimento di un esperto che lavorava per la CIA.
La bizzarra rivelazione, confermata in occasione del 25esimo anniversario dell'uscita nelle sale dell'adattamento della storia scritta da Dr. Seuss, è infatti legata alle difficoltà affrontate dall'attore sul set.
I dettagli della trasformazione di Carrey
Il sito Vulture ha condiviso numerosi dettagli dell'esperienza legata alle riprese del film di Ron Howard e, in particolare, della trasformazione dell'attore.
Parlando del trucco necessario a recitare in Il Grinch, Jim Carrey ha ricordato: "Il costume era fatto con peli di yak che mi prudevano in modo inquietante, al punto che diventavo matto tutto il giorno. Avevo dita lunghe 25 centimetri, quindi non potevo grattarmi, toccarmi la faccia o altro... Avevo dei denti che dovevo aggirare per parlare, e avevo delle lenti a contatto che coprivano l'intero bulbo oculare, e riuscivo a vedere solo un minuscolo tunnel davanti a me".
L'attore ha quindi dovuto respirare dalla bocca, senza poter utilizzare il naso, fino alla fine delle riprese, perché il trucco lo rendeva impossibile.
Il produttore Brian Grazer ha ricordato che c'era la possibilità di aggiungere le lenti a contatto verdi in post-produzione, ma Carrey non voleva farlo: "Voleva avere gli occhi verdi. Erano come dei frisbee nei suoi occhi. Stava soffrendo così tanto".
Ron Howard ha quindi ammesso che il protagonista ha iniziato ad avere degli attacchi di panico: "Lo vedevo disteso a terra durante le pause con un sacchetto di carta marrone. Letteralmente sul pavimento. Stava avendo un'esperienza orribile".
L'intervento di un esperto in tortura
La prima volta che Jim si è sottoposto al trucco per trasformarsi nel Grinch era stato costretto a rimanere fermo per otto ore e ha ricordato che era andato da Howard e Grazer per annunciare che rinunciava al film, anche al compenso pattuito di 20 milioni di dollari e agli altri guadagni.
Brian ha quindi deciso di assumere un esperto che aveva lavorato con la CIA e il SEAL Team Six, in grado di condividere la sua esperienza e gli insegnamenti necessari a sopportare la tortura.
Carrey ha ricordato: "Richard Marcinko era un gentiluomo che aveva addestrato agenti della CIA e delle operazioni speciali per aiutarli a capire come sopportare la tortura. Mi ha dato una lista di cose che potevo fare quando iniziavo a perdere il controllo. Come darmi un pugno sulla gamba, il più forte possibile. Avere un amico di cui mi fidavo e colpire lui sul braccio. Mangiare ogni cosa che potevo vedere. Cambiare le cose nella stanza. Se c'è una tv quando stai iniziando a perdere il controllo, spegnerla e accedere la radio. Fumare il più possibile".
Jim ha aggiunto: "Ci sono delle foto di me con il trucco del Grinch mentre sono seduto sulla sedia del regista con un lungo bocchino in mano. Dovevo averlo perché i peli di yak avrebbero preso fuoco se mi fossi avvicinato troppo alla sigaretta".
Il trucco, inoltre, stava rovinando la pelle dell'attore ed era stato necessario modificare il piano delle riprese. Howard, in segno di solidarietà per il suo attore, aveva persino deciso di dirigere un'intera giornata indossando il costume del Grinch.
Jim, nonostante tutto, ha un'opinione positiva della sua esperienza: "Anche se è stata una lotta, è un tale onore essere stato quel personaggio. Si tratta della storia più bella al mondo, su quanto abbiamo bisogno che le persone aprano il loro cuore. Emozionerà sempre. Molti tra di noi stanno camminando in questa vita attualmente con un cuore raggrinzito".