Joaquin Phoenix era incredibilmente nervoso durante le riprese de Il Gladiatore e, secondo quanto riferito da Russell Crowe ed altre fonti anonime, era solito chiedere agli altri attori, soprattutto all'interprete di Massimo Decimo Meridio, di trattarlo male e di offenderlo prima di ogni scena importante. Credeva, infatti, che calandosi nel personaggio sarebbe riuscito a sconfiggere il suo nervosismo.
Crowe era perplesso, non sapeva come comportarsi nei suoi confronti e quindi decise di chiedere aiuto a Richard Harris, attore veterano, nonché vera e propria leggenda vivente. "Richard, che cosa possiamo fare con questo ragazzo, mi sta chiedendo di abusare di lui prima delle riprese...", Chiese Russell. Harris smise di parlare e dopo una lunga pausa rispose: "Facciamolo ubriacare". Dopo diverse ore e diverse pinte di Guinness, Crowe ed Harris riuscirono nel loro intento e Phoenix gliene fu grato per il resto dei suoi giorni sul set.
La recitazione di Joaquin Phoenix ne Il Gladiatore, allora ventiseienne, divenne così intensa durante la scena in cui Commodo toglie la vita al padre, Marco Aurelio, interpretato da Harris, che al termine delle riprese l'attore svenne. Pochi giorni dopo durante le riprese del film Phoenix improvvisò la battuta "Non sono misericordioso?", gridandola più volte, Connie Nielsen non se lo aspettava e la sua reazione, catturata dalla macchina da presa, fu totalmente autentica.
Uscito nelle sale italiane vent'anni fa, il film - di cui abbiamo parlato nel nostro articolo sulla spiegazione del finale de Il Gladiatore - vede protagonisti anche Derek Jacobi, Oliver Reed e Djimon Hounsou. A prestare la sua voce a Russell Crowe fu Luca Ward, in uno dei suoi doppiaggi più celebrati e cult.