James Gandolfini si oppose in modo aggressivo alle riprese di una scena per la sesta stagione de I Soprano in cui il suo personaggio, Tony Soprano, si sarebbe dovuto masturbare nel bagno di una stazione di servizio.
Il punto di vista opposto rispetto a quello degli sceneggiatori del defunto attore in quel caso fu la genesi del "più lungo ed intenso capriccio" della storia dello show, secondo quando rivelato in un nuovo libro intitolato Tinderbox: HBO's Ruthless Pursuit of New Frontiers, pubblicato sulla rivista New York.
"Gandolfini è andato su tutte le furie per una scena in cui Tony si sarebbe dovuto precipitare in un bagno di una stazione di servizio e masturbarsi", svela il libro, scritto da James Andrea Miller. "James alla fine ha ceduto e ha recitato nella sequenza che è stata poi eliminata in fase di montaggio".
Sempre secondo il nuovo libro, l'attore a volte esitava a causa di una scena e invece di chiedere al creatore dello show David Chase: "Devo girarla davvero?", diceva ad alta voce: "Che ca**o è questa roba? Cosa?" per poi dichiarare categoricamente: "Non la faccio. Punto."
Il ritratto di James Gandolfini del boss mafioso del New Jersey è considerato come uno dei più iconici nella storia della TV. L'attore, morto per un infarto durante una vacanza a Roma il 19 giugno 2013, ha vinto tre Emmy come miglior attore protagonista in una serie drammatica e ha ottenuto sei nomination nel periodo in cui ha recitato ne I Soprano.