I cancelli del cielo: ecco perché è considerato uno dei più grossi disastri di Hollywood

I cancelli del cielo, noto film di Michael Cimino, è ritenuto uno dei più grossi disastri commerciali della storia di Hollywood grazie anche al contratto impugnato dal regista, ma non solo.

Heaven S Gate 2
I cancelli del cielo: una scena del film

I cancelli del cielo, noto film di Michael Cimino, è ritenuto uno dei più grossi disastri commerciali della storia di Hollywood, al punto da ridurre sul lastrico lo studio che finanziò il lungometraggio, la United Artists, che fu venduta alla MGM. Questo perché Cimino, forte di un contratto che impediva ai produttori di licenziarlo in caso di ritardi sul set, si diede a un perfezionismo talmente esigente che dopo cinque giorni di riprese la lavorazione ne aveva già cinque di ritardo.

Questo portò a un budget talmente elevato che quando il film uscì in sala, anche in una versione accorciata dopo le reazioni negative al primo montaggio di 219 minuti, l'indifferenza del pubblico lo trasformò in un flop clamoroso, con un incasso di soli 3,5 milioni di dollari, ossia meno di un decimo del budget finale (circa 44 milioni). Questo provocò anche la fine dell'era in cui i registi godevano di maggiore libertà creativa, e il titolo del film - Heaven's Gate in inglese - divenne sinonimo di produzioni difficoltose: basti pensare a Waterworld, che fu ribattezzato da alcuni Kevin's Gate, allusione al protagonista e produttore Kevin Costner.

I cancelli del cielo: la fine di un'epoca nel fallimentare capolavoro di Cimino

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I cancelli del cielo: un'immagine di Kris Kristofferson

Il flop de I cancelli del cielo danneggiò pesantemente anche la carriera di Michael Cimino, che successivamente diresse solo altri quattro film, tutti insuccessi di critica e pubblico, prima di ritirarsi dal cinema nel 1996 (inoltre non rilasciò interviste alla stampa americana tra il 1980 e il 1990).

La reputazione de I cancelli del cielo migliorò nel corso degli anni, con tanto di restauro presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2012, in presenza di Cimino che poi accompagnò la nuova versione integrale in altre manifestazioni come il prestigioso Festival Lumière a Lione, dedicato ai classici del cinema. Nel 2015 ricevette il Pardo d'Onore al Festival di Locarno, e intrattenne il pubblico svizzero con una memorabile masterclass in cui parlava a ruota libera, senza bisogno di interventi da parte del moderatore. È morto un anno dopo, e ancora oggi la causa esatta non è mai stata svelata.