Il Trono di Spade è e rimane una delle serie tv più apprezzate dell'ultimo decennio, ma House of the Dragons, il prequel in onda in queste settimane su Sky, non è certo da meno tanto da ricreare una delle scene della serie madre in modo molto più sfarzoso. Finalmente, grazie a questa nuova serie, l'autore dei libri fantasy George R.R. Martin potrà consolarsi, vedendo in tv le scene che ha sempre immaginato nella sua mente.
Di cosa parliamo? ATTENZIONE, seguono SPOILER della terza puntata di House of the Dragon. Quando partì la produzione de Il Trono di Spade, 10 anni fa, sicuramente il budget non era quello che poi ha ottenuto il team per le ultime stagioni, quando lo show divenne famoso. Nella terza puntata di House of the Dragon vediamo la scena di caccia reale, in onore del nuovo nato Aegon Targaryen, che ricorda un po' la caccia fatta da Robert Baratheon nella prima stagione della serie originale.
Quella scena George R.R. Martin non l'ha mai sopportata, perché all'epoca con soli 6 milioni di budget per puntata, la caccia del Re non è stata propriamente sfarzosa come lui immaginava. Un paio d'anni fa, in un'intervista infatti disse:
"Quattro tizi che camminano attraverso i boschi con delle lance mentre Robert prende in giro Renly. Nel libro, Robert va a caccia, e noi apprendiamo che è stato incornato da un cinghiale, lo riportano indietro e muore. Sapevo com'era una caccia reale. Ci sarebbero stati un centinaio di persone. Ci sarebbero stati dei padiglioni. Ci sarebbero stati dei cacciatori. Ci sarebbero stati i cani. Avrebbero suonato i corni! Non avrebbe semplicemente camminato attraverso i boschi con tre dei suoi amici che impugnavano le lance sperando di incontrare un cinghiale".
House of the Dragon: guida alla linea di successione dei Targaryen
Ora, invece, con House of Dragons, l'autore della saga di successo può finalmente vedere una caccia reale come la immaginava: con padiglioni, tantissimi invitati, cavalieri e dame che si riuniscono, cani e cacciatori.
I co-showrunner Ryan Condal e Miguel Sapochnik, insieme al regista dell'episodio "Secondo del suo nome" Greg Yaitanes, hanno sfruttato appieno il budget per portare a Westeros uno scenario più ampio all'inizio della serie. Finalmente una soddisfazione per Martin, che magari vedrà realizzati sulla scena altri momenti importanti che non ha potuto vedere ne Il Trono di Spade.