Harvey Weinstein non ha i testicoli - e non in senso figurato. Una delle testimoni al processo contro l'ex-produttore, accusato di stupri e molestie sessuali ha dato una singolare testimonianza della sua esperienza con Weinstein.
L'attrice Jessica Mann ha testimoniato in un tribunale di Manhattan a partire dalle ore 10.00 di venerdì e ha raccontato che il produttore la obbligò a fare del sesso orale nel 2013, o giù di lì. Con Weinstein la Mann aveva un rapporto malato, per sua ammissione, anche a causa della sua inesperienza nel sesso. La vera "rivelazione" della testimonianza di Mann è che l'attrice ha dichiarato che Harvey Weinstein non ha i testicoli, e la prima volta che lo vide nudo le sembrò addirittura che avesse una vagina, portandola alla convinzione che il produttore fosse "intersex".
A New York City Weinstein è accusato di aver stuprato Mann e di aggressione sessuale nei confronti dell'ex-attrice Mimi Haleyi. Gli avvocati della difese hanno impugnato le dichiarazioni di Annabella Sciorra contro Harvey Weinstein per dimostrare una volta per tutte che l'ex-produttore è un predatore sessuale seriale.
"Con me parlava sporco, mi diceva le sue fantasie e faceva confronti su di me e le altre attrici che, stando a quanto sosteneva lui, avevano fatto cose perverse e sporche con lui" - ha detto Jessica Mann - "Voleva sempre filmarmi. Non gli ho dato mai il permesso."
"Mi chiedeva: "Ti piace il mio grasso grosso c...o ebreo?" - prosegue Mann, spiegando che la prima volta che l'ha visto spogliato pensava che Weinsten avesse delle deformità sessuali o che fosse intersex e ha aggiunto - "Ha una brutta cicatrice... non saprei... ho pensato che forse era la cicatrice di un'ustione"
L'attrice ha anche raccontato che una volta Weinstein le orinò addosso e, incalzata dall'avvocata Joan Illustri ha spiegato che il produttore puzzava: "Puzzava di m...a. Scusatemi, puzzava di cacca. Era sporco"
Parlando di sé stessa, Jessica Mann ha spiegato di essere cresciuta in campagna, di aver avuto una vita familiare turbolenta e di essere stata educata da genitori molto religiosi e severi. "C'erano un sacco di mucche, puzzava di cacca e non c'era molta cultura." In particolare, riferendosi alla comunità rurale in cui è cresciuta, Mann ha spiegato che non si trattava di una setta, ma era un "gruppo estremamente religioso."
A 25 anni Mann si è trasferita a Los Angeles con il sogno di fare l'attrice e ha conosciuto Harvey Weinstein ad una festa. Qualche minuto dopo il produttore le chiese il numero di telefono. Il racconto prosegue con Weinstein che porta Jessica in una libreria, la Book Soup sulla Sunset Boulevard. "Mi disse che era importante che conoscessi la storia del cinema, se volevo essere un'attrice" - ha spiegato la testimone - "Voleva darmi alcuni libri sul cinema". Weinstein comprò quattro libri per Jessica, tra cui uno su Hitchcock e in quei momenti, ha spiegato lei, le sembrava una persona normale, anche se c'erano "In alcuni momenti mi guardava e faceva dei versi strani, come dei grugniti, ma pensavo fossero espressione di un tratto autistico o qualcosa del genere"
"Ad un incontro successivo ci vedemmo nel bar di un hotel, ma Weinstein disse che era infastidito dalla gente che cercava di parlargli e ha chiesto al ristorante di portare le ordinazioni nella sua camera d'albergo. Lo staff portò tutto sopra, ma lui non era interessato a consumare la cena". Le intenzioni di Weinstein, prosegue Jessica Mann, furono chiare dall'inizio: il produttore iniziò a spogliarsi e chiese all'attrice di "rilassarsi" e pretese un massaggio alla schiena.
Dopo la cena con massaggio vi fu un altro incontro, stavolta in un bar, e con Weinstein e Mann c'era anche una coinquilina di lei, un'altra aspirante attrice di nome Talita. Weinstein fu molto professionale e parlò loro di un film che stava producendo, un film di vampiri per il quale loro sarebbero state perfette se avessero lavorato un po' sulla loro immagine. Fece molti complimenti a Jessica, ma le disse che avrebbe dovuto fare un trattamento al viso per renderlo più luminoso, mentre a Talita consigliò di perdere un po' di peso. Poi invitò entrambe sopra da lui, nella sua stanza, e fu in quell'occasione, spiega Jessica, che la stuprò, mentre Talita aspettava in un'altra stanza.
"Finsi un orgasmo per togliermelo da dosso" - ha detto Mann - "poi andai via subito, con Talita che mi chiedeva cosa era acceduto. Dopo quell'occasione - incredibilmente - Mann decise di avere una relazione con il produttore, e oggi ammette che fu "degradante". Una relazione, che l'attrice faticò a chiudere perché aveva paura del produttore: "Avevo paura che potesse fare del male a mio padre, lui mi aveva detto che conosceva gente armata di bastoni..."