Michele De Lucchi, autore delle nuove copertine dei romanzi di Harry Potter, ha risposto alle polemiche alimentate da alcuni fan, secondo i quali le opere in questione stravolgerebbero troppo l'architettura tipica dei luoghi simbolo della saga.
A partire dalla giornata di domani, giovedì 21 gennaio, sarà possibile trovare in libreria le opere che compongono la celeberrima saga di Harry Potter con una nuova veste grafica. Sin da quando la casa editrice Salani ha annunciato la realizzazione delle nuove copertine dei romanzi fantasy a cura di Michele De Lucchi, i fan del maghetto più amato della letteratura hanno subito drizzato le antenne, manifestando sui social tutta la propria curiosità per il progetto. Quando però sono state condivise le anteprime di tali raffigurazioni, sul web hanno iniziato a farsi largo alcune polemiche, alimentate da chi crede che le opere di De Lucchi stravolgano completamente l'architettura dei luoghi simbolici più amati della saga di Harry Potter. Alla vigilia della pubblicazione dei romanzi, De Lucchi ha scelto di dire la sua sulla questione, rilasciando un'intervista a La Repubblica.
Al giornalista che gli chiedeva cosa lo abbia portato a stravolgere l'immagine di Hogwarts che da sempre domina la mente dei fan, il designer 69enne ha risposto: "Da quando hanno chiesto al mio studio di confrontarci con un personaggio così celebre, abbiamo pensato di creare un nuovo paesaggio, alternativo a quello a cui fa riferimento l'intera iconografia di Harry Potter". De Lucchi ha quindi spiegato di aver abbandonato il contesto medioevale e gotico, facilmente riconducibile alla Gran Bretagna, per dare vita ad un paesaggio nel quale tutti possono immaginare di vivere. "Volevamo lavorare sul contesto, non più sul dettaglio, poiché il dettaglio incatena l'immaginazione", ha quindi dichiarato De Lucchi, il quale ha poi continuato ad affrontare l'argomento dell'immaginazione: "Anche se sembra facile da controllare ed indirizzare, ci si attacca all'immaginazione con le unghie e con molta intensità".
Trovandosi di fronte alle nuove copertine di Harry Potter, i fan hanno lamentato la scomparsa dell'elemento magico. A loro Michele De Lucchi risponde, dicendo che "a creare la magia della saga non sono gli incantesimi o le bacchette, ma l'imprevisto". L'architetto e accademico italiano ha quindi spiegato che "la mancanza di imprevisto è quello che più ci sconcerta in questo periodo storico, poiché ci stupisce l'imprevisto ma ancora di più la sua assenza".