Il fatto che un regista come Chris Columbus abbia dovuto faticare per ottenere la direzione di un film come Harry Potter e la pietra filosofale la dice lunga sulle aspettative che Warner Bros. riversava su quel progetto.
Nel corso di una lunga intervista con The Hollywood Reporter, Columbus ha raccontato il percorso che lo ha condotto a diventare il regista di Harry Potter e la pietra filosofale (in onda stasera su Sky Cinema Family dalle 21:00). Dopo aver letto i libri di J.K. Rowling - grazie alla mediazione della figlia - e non essere stato in grado di staccarsene, Chris Columbus ha immediatamente chiamato il suo agente dicendogli: "Fissa un appuntamento con Warner Bros! Voglio dirigere la trasposizione di Harry Potter!".
Dopo aver appreso che avrebbe dovuto aggiudicarsi il ruolo superando la concorrenza di altre 25 persone, Columbus si è assicurato di aver prenotato l'ultimo appuntamento disponibile con la produzione. Per quale motivo? Il regista ha dichiarato: "Volevo essere l'ultima persona ad aver parlato con la produzione. In questo modo sarei rimasto più a lungo nella loro memoria, mi avrebbero ricordato meglio!".
Nel corso delle due settimane precedenti al provino, il regista di Mamma ho perso l'aereo ha riscritto la sceneggiatura firmata da Steve Kloves in modo tale che il suo punto di vista relativo al tono del film potesse emergere meglio. Chris Columbus ha raccontato: "Ho trascorso 10 giorni senza dormire per scrivere la sceneggiatura. Poi ho incontrato una dozzina di manager di Warner Bros. Ero terrorizzato. La mia sedia sembrava molto più bassa rispetto a quella di tutti! Mi sentivo in una stanza piena di maestri!".
Dopo aver parlato ininterrottamente per 45 minuti, Columbus ha consegnato la sua versione della sceneggiatura agli executives. Il regista ha ricordato: "Erano tutti quanti stupiti. Nessuno a Hollywood scrive senza essere pagato. Per circa sei-sette settimane non mi ha contattato nessuno. Poi la produzione mi ha detto che il lavoro sarebbe stato mio se avessi accettato un colloquio in Scozia con David Heyman e J.K. Rowling!".
Il regista ha raccontato l'incontro con la celeberrima scrittrice in questo modo: "Lei mi ha chiesto come vedessi il film e io ho parlato per circa 2 ore e mezza. Poi mi ha detto: 'La penso esattamente come te!'. In quel momento ho capito di aver ottenuto il lavoro! Ho fatto di tutto per ottenere quel ruolo! Poi, pochi secondi dopo, mi sono fatto prendere dal terrore e dall'ansia! Cavolo, avevo il peso del mondo sulle spalle! Qualsiasi bambino del mondo stava aspettando quel film!".
Il resto è storia.