David Gordon Green ha parlato dell'accoglienza riservata a Halloween Ends rivelando come ha reagito all'opinione dei critici e del pubblico.
La conclusione della nuova trilogia dedicata alla storia di Michael Myers e Laurie Strode, che ha introdotto anche il personaggio di Corey Cunningham, si è infatti fermata al 40% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.
La reazione all'epilogo della trilogia
Parlando del film durante il podcast Happy Sad Confused, David Gordon Green ha dichiarato: "Halloween Ends, ad esempio, ha diviso molto. Le persone possono provare ciò che vogliono. Ero così entusiasta nel raccontare quella storia. Sono elettrizzato dal risultato".
Il regista ha spiegato che ha potuto fare ciò che desiderava: "Mi hanno lasciato farlo. Ha le sue sfide nell'universo, ma va bene così. E se come artista sei a tuo agio con questa situazione e ti basta, allora stai bene. Non è uguale se vai alla ricerca di approvazione al box office, da parte dei critici, o hai delle aspettative per l'accoglienza da parte della fan base o di un pubblico unico".
David ha ricordato: "Si può considerare il mio primo film, che è stato accolto davvero bene dalla critica, e non si potrebbe chiedere un'introduzione migliore, ma era stato rifiutato dal Sundance e nessuno è andato al box office, ha incassato davvero poco, e poi ha avuto un'altra vita quando è stato scelto da Criterion Collection. Durante tutta la mia carriera, ho avuto alti e bassi, e sono stato depresso ed entusiasta, e sono felice, triste, e sono sempre confuso".
Halloween Ends, la recensione: David Gordon Green chiude il cerchio della sua trilogia
Il regista ha quindi proseguito: "L'unica cosa che puoi fare come creatore è essere disposto a metterti alla prova, renderti vulnerabile, essere onesto con te stesso. Sono fortunato nell'avere un gruppo di complici e collaboratori che mi staranno accanto nei momenti buoni e in quelli negativi, e continueremo con queste creazioni. Quel circolo all'insegna della fiducia è l'unica cosa che per me ha veramente significato, oltre alla mia intuizione come specie creativa".