Torna dal 24 al 30 luglio presso il Forte Sangallo di Nettuno, il Guerre&Pace FilmFest 2023, evento organizzato dalla Seven Associazione Culturale con la direzione artistica di Stefania Bianchi e la conduzione di Martina Riva, giunto alla sua XXI edizione, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
La rassegna presenta film diversi tra loro per stili e ambientazioni, ma uniti da un unico filo conduttore. Tema di questa edizione è, infatti, "Guerre nel mondo". Guerre&Pace FilmFest prevede anche la presentazione di libri, in collaborazione con le principali case editrici, per arricchire il contesto di intrattenimento e momenti di coinvolgimento e confronto tra i partecipanti. Uno spazio sarà dedicato alla proiezione dei 7 cortometraggi selezionati da quelli ricevuti per la terza edizione del bando, per raccontare, con un linguaggio nuovo, gli scenari di guerra.
I film in programma
Il 24 luglio il festival apre con In prima linea, documentario di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso che raccontano La front line attraverso l'obiettivo di tredici fotoreporter, che con i loro scatti hanno mostrato l'inferno della guerra. Un viaggio tra passato e presente. La prima linea non è solo il luogo dove si spara e cadono le bombe, ma ovunque si "combatte" quotidianamente per la sopravvivenza.
Tra gli altri titoli in cartellone: Donbass di Sergei Loznitsa che nel 2018 ha aperto la sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes e cerca di raccontare le origini del conflitto tra Ucraina e Russia, e Red Snake di Caroline Fourest, film sulla guerra in Medio Oriente raccontata con un punto di vista femminile. Un modo per sottolineare quanto le guerre contro il terrorismo non siano combattute solo dagli uomini, bensì da chiunque abbia dentro di sé un desiderio di giustizia. Inoltre, sarà presentato The Last Fighter di Alessandro Baccini alla presenza del regista del produttore Domenico Costanzo e dell'attrice Shari Fontani. La storia di Mark e Aurora, una coppia che si occupa di aiutare i bambini poveri vittime di guerra in Siria. Aurora è un medico volontario che opera in prima persona in un campo rifugiati, mentre Mark è un avvocato affermato con la passione per le arti marziali, tanto da diventare un campione. Quando scopre che c'è un'organizzazione massonica che organizza combattimenti in cambio di cifre altissime, Mark decide di iscriversi e vincere per poi mandare i soldi in Siria e aiutare l'associazione della fidanzata. OSAMA di Siddiq Barmak. Kabul, poco tempo fa. Tre donne, una ragazzina di 12 anni, sua madre e sua nonna sono sopravvissute alla repressione delle manifestazioni di proteste organizzate dalle donne afgane all'inizio del regime talebano. L'unico modo per lavorare e procurarsi da vivere è travestire la piccola da maschio e fingere che si chiami Osama, purché i talebani non la scoprano. Un doloroso affresco delle immani ingiustizie perpetrate con accanimento nei confronti delle donne da parte dell'integralismo islamico dei Talebani.
Verrà presentato, inoltre, Darfur di Uwe Boll. Sei giornalisti occidentali visitano un piccolo villaggio in Darfur, nel Sudan occidentale, sotto la scorta di una squadra di truppe della missione di pace dell'Unione Africana. Quando vengono a sapere che la brutale milizia chiamata Janjaweed si sta dirigendo verso il villaggio, si trovano a dover prendere una difficilissima decisione: lasciare il Sudan e raccontare delle atrocità al mondo, o rischiare la propria vita e rimanere nella speranza di evitare una carneficina.
Red Snake, Maya Sansa: "Le combattenti curde sono la principale barriera al nostro nemico, l'ISIS"
L'evento speciale
Domenica 30 luglio EVENTO SPECIALE PER LA PACE: MACBETH di Alessandro Sena. Nel cast Stefano Antonucci, che sarà presente all'evento. Lavoro dedicato a Shakespeare, celebrato quest'anno per i 400 anni della scrittura del suo Macbeth (1623-2023). Il mediometraggio è stato ideato e prodotto dall'Associazione Culturale I Giardini di Antares come manifesto contro la guerra in corso in Ucraina e contro tutte le guerre. Un'opera nella quale gli artisti, le persone addette ai lavori e le istituzioni, hanno dato il proprio contributo gratuitamente, mettendo a disposizione impegno e talento. per lanciare insieme questo importante messaggio destinato al pubblico e agli studenti delle scuole.
I libri
Tra i libri presentati LA GUERRA NASCOSTA - L'Afghanistan nel racconto dei militari italiani di Massimo de Angelis e Giampaolo Cadalanu. L'hanno presentata come una missione umanitaria e di peace-keeping, era una guerra. Una guerra mai dichiarata apertamente, ma in cui le Forze armate italiane hanno avuto 53 morti e 723 feriti. Gli eroismi, le bugie e le ipocrisie dell'intervento in Afghanistan raccontati per la prima volta dalla voce di chi ci ha combattuto. ORA DORMONO di Alessio Cremonini Capita a tutti, prima o poi, di sfogliare l'album di famiglia. Le pagine di Alessio Cremonini, però, raccontano una storia eccezionale. Il prozio Karl che partecipa al Putsch di Monaco ed è fra i primi tesserati del partito nazista; la visita di Göring, con la bisnonna che alza al massimo il volume di Radio Londra; il nonno Bruno salvato dalla carneficina di Stalingrado, poi responsabile della propaganda radiofonica della Repubblica di Salò; Laura diciassettenne che attraversa la linea gotica pur di raggiungerlo; Milano sotto le bombe, la cena con Karajan, la ferocia dei fascisti a un passo dalla fine. Sfilano sotto gli occhi del lettore, come fossero in pellicola, le sequenze piú drammatiche della storia del Novecento e SOTTOTERRA. CRONACHE DAI MILLE BUNKER DELLA GUERRA UCRAINA di Luciana Coluccello. A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina Luciana Coluccello, reporter e inviata delle trasmissioni di La7, racconta un aspetto insolito della guerra, la mera organizzazione quotidiana della sopravvivenza e lo fa mettendo i sentimenti e le emozioni delle vittime in primo piano, le loro drammatiche testimonianze, le speranze, il dolore irrefrenabile. E poi le riflessioni "masticate" per mesi dall'autrice, alla ricerca di un senso. Ne viene fuori un racconto straordinario, in presa diretta, che rievoca i grandi reportage dal fronte di Oriana Fallaci o quelli corali di Svetlana Aleksievič.