Grindhouse: A prova di morte, Quentin Tarantino: "Il flop è stato uno shock per la mia autostima"

Quentin Tarantino ammette di non aver digerito il flop del suo Grindhouse: A prova di morte, difficile da accettare per il cineasta californiano.

Grindhouse: A prova di morte, Quentin Tarantino: 'Il flop è stato uno shock per la mia autostima'

Quentin Tarantino si confessa rivelando che, dietro l'aria da sbruffone, alcuni passi falsi nella sua carriera gli hanno provocato turbamento. Uno per tutti? Il flop di Grindhouse: A prova di morte che ha definito "uno shock per la mia autostima".

Zoe Bell, Tracie Thoms, Rosario Dawson and Mary Elizabeth Winstead  in una scena del film Death Proof, episodio del double feature Grind House
Zoe Bell, Tracie Thoms, Rosario Dawson and Mary Elizabeth Winstead in una scena del film Death Proof, episodio del double feature Grind House

In un'intervista con la rivista spagnola Diari ARA, Tarantino ha dichiarato: "Ho avuto la fortuna di scrivere storie che hanno fatto sentire le persone coinvolte, e questo mi ha permesso di praticare la mia arte senza le restrizioni che la maggior parte dei cineasti ha. Ora, è successa una cosa divertente: per un po' ho ricevuto un sacco di proposte di progetti finché gli studi hanno finito per presumere che volessi realizzare solo le mie storie e non valeva la pena contattarmi. Ma dopo Grindhouse - A prova di morte, che non è andato bene al botteghino ed è stato uno shock per la mia autostima, ho ricominciato a ricevere proposte".

Grindhouse - A prova di morte racconta la storia di un gruppo di donne che decide di vendicarsi del killer e stupratore Stuntman Mike, interpretato da Kurt Russell. Il film, uscito come double feature insieme a Planet Terror di Robert Rodriguez nel 2007, ha incassato 25 milioni, e solo 30 milioni una volta distribuito come pellicola standalone.

"Devono aver pensato, 'Forse ora è il suo temperamento si è calmato, ora è il momento'", ha proseguito Tarantino. "E non c'è niente di sbagliato nel realizzare film su commissione per Hollywood. Mi hanno sempre proposto progetti interessanti. Ma ho preferito reinvestire in me stesso e ho realizzato Bastardi senza gloria".

Da C'era una volta a... Hollywood a Bastardi senza Gloria: quando il cinema di Tarantino redime la storia

Il regista ha ammesso in un'intervista del 2021 con la rivista Empire di aver sopravvalutato l'entusiasmo del pubblico per un doppio lungometraggio come Grindhouse:

"Con Grindhouse, penso che io e Robert pensavamo che le persone nutrissero nostalgia nei confronti dei doppi spettacoli. Non era così. Non avevano idea di cosa accidenti stessero guardando. Non significava niente per loro quello che stavamo facendo. Ma per quanto riguarda il film proiettato da solo, penso che la gente l'abbia presa bene".