Gomorra, ecco a chi è ispirato Pietro Savastano

Alcuni personaggi di Gomorra - la serie sono prendono spunto dalla cronaca: ad esempio Don Pietro Savastano è ispirato ad uno dei boss più influenti: ecco chi.

I personaggi di Gomorra - la serie sono diventati ormai celebri, ma non tutti sanno che alcuni sono ispirati a figure realmente esistite, anche se i loro nomi sono stati cambiati. Ad esempio il personaggio di Pietro Savastano è ispirato a Paolo Di Lauro, capo dell'omonimo clan di Secondigliano.

Gomorra - La serie: Fortunato Cerlino in una scena
Gomorra - La serie: Fortunato Cerlino in una scena

Roberto Saviano quando ha scritto il libro Gomorra ha raccontato tra l'altro l'ascesa del clan Di Lauro e del suo capostipite Paolo Di Lauro, l'uomo che ha ispirato Pietro Savastano, il personaggio interpretato da Fortunato Cerlino in Gomorra - La Serie.

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Il boss Paolo Di Lauro in una foto segnaletica

Paolo Di Lauro è nato a Napoli nel quartiere di Secondigliano nel 1953. La sua era una famiglia di venditori ambulanti di abbigliamento, i famosi magliari celebrati da Francesco Rosi nel film del 1959. Pietro è conosciuto come "Ciruzzo 'o milionario", soprannome datogli dal boss di Forcella Luigi Giuliano nel corso di una partita di poker. Dopo essere diventato un membro del clan Lamonica, entra nelle grazie del boss Aniello di cui diventa braccio destro e contabile. Paolo Di Lauro ha un buon fiuto per gli affari, siamo nella seconda metà degli anni Settanta ed in Italia inizia ad arrivare un fiume di eroina. Paolo cerca di convincere Aniello Lamonica ad entrare nel business della droga, di fronte all'ostilità del boss organizza un 'colpo di stato'. Il primo maggio 1982, Paolo Di Lauro, Domenico Silvestri e Raffaele Abbinante investono Aniello Lamonica con una 132 Mirafiori per poi finirlo con un colpo di pistola alla testa.

Il clan ora prende il nome di Paolo e diventa il clan Di Lauro. Il nuovo boss si butta a capofitto nel traffico della droga decidendo di rimanere nella zona di Scampia e Secondigliano, creandosi un capillare esercito di distributori che assumerà il controllo della 167 di Scampia. Il guadagno che deriva dalla droga è altissimo, i giornali dell'epoca parlarono di oltre 15 milioni di euro all'anno. I 'pali' ed i 'puscher' guadagnavano tra i 1200 euro ed i 2500 euro al mese, cifre stratosferiche per una zona con un tasso di disoccupazione altissimo.

Gomorra e l'arresto di Marco Di Lauro: il commento di Fortunato Cerlino

Dopo la morte del figlio Domenico per un incidente in moto, Paolo Di Lauro lascia il clan nelle mani del primogenito Cosimo e si rifugia nel casertano. Nel settembre del 2002 gli inquirenti ordinano il suo arresto, Paolo Di Lauro è inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia. Viene arrestato grazie ad una soffiata ricevuta dagli uomini del SISDE, i Carabinieri seguono dal mercato alla sua abitazione Fortunata Liguori, a casa sua è nascosto il superlatitante. Paolo Di Lauro è arrestato il 16 settembre 2005 e attualmente è detenuto nelle carceri italiane dove sta scontando una condanna a 29 anni.