Apertura in stile La La Land per Jimmy Fallon. Il padrone di casa ha intrattenuto il pubblico col suo stile garbato e vivace, anche se non ha perso l'occasione per lanciare battute pungenti nei confronti del neo presidente Donald Trump.
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Spettacolare il numero musicale che ha introdotto la serata dei Golden Globes in cui Fallon, anche cantante di talento, ha riprodotto con la complicità di Nicole Kidman, Amy Adams, Evan Rachel Wood e i ragazzi di Stranger Things (con un'eccezionale resurrezione di Barb inclusa) l'intro di La La Land in un'autostrada bloccata dal traffico. A intasare la viabilità stavolta, però, sono le limousine che portano le star ai Golden Globes.
Poi è stata la volta del monologo. Celebrando il palco che lo ospitava, Jimmy Fallon ha dichiarato: "Questo è rimasto uno dei pochi posti in cui l'America onora il voto popolare".
Poi il presentatore ha spostato l'attenzione su Il trono di spade e sul noto villain King Joffrey. Fallon ha spiegato che i fan si chiedono da tempo "come sarebbe se King Joffrey fosse reale... bene tra 12 giorni lo scopriremo" riferendosi ancora a Trump.
Le battute sulle Presidenziali hanno incluso anche un riferimento a Florence con Meryl Streep e al fatto che "pur essendo la peggior cantante lirica di sempre, perfino lei non si esibirebbe per Donald Trump".
Jimmy Fallon ha chiamato in causa anche alcuni degli ospiti della serata, in particolare Matt Damon, dicendo che la sua miglior interpretazione di questa annata è stato dire all'amico Ben Affleck che era stato bravo in Batman v Superman: Dawn of Justice. Il comico ha poi concluso specificando che, "qualsiasi cosa accada stasera, nessuno ringrazierà O.J. Simpson."
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