Glee, la rivelazione di Ryan Murphy: "La serie doveva finire dopo la morte di Cory Monteith"

Ryan Murphy torna a parlare di Glee e della morte di Cory Monteith svelando che, dopo la tragedia, la serie si sarebbe dovuta concludere.

Glee, la rivelazione di Ryan Murphy: 'La serie doveva finire dopo la morte di Cory Monteith'

Con il trascorrere degli anni, le sensazioni e i sentimenti di Ryan Murphy nei confronti di Glee sono in qualche modo cambiate. Il creatore della serie, ha infatti confessato nelle scorse ore che, dopo la morte di Cory Monteith, il sipario si sarebbe dovuto abbassare per l'ultima volta.

Le parole del creatore di Glee sono venute fuori nel corso del podcast And That's What You REALLY Missed, condotto da Kevin McHale e Jenna Ushkowitz. Durante l'episodio, i membri del cast e Ryan Murphy hanno parlato della prima tra le tragedie che hanno colpito il cast della serie nel corso degli anni.

Glee: Cory Monteith e Darren Criss in una scena dell'episodio Hold on to Sixteen.
Glee: Cory Monteith e Darren Criss in una scena dell'episodio Hold on to Sixteen.

Cory Monteith è morto nel luglio del 2013. Tre mesi dopo, la serie ha reso omaggio all'attore con un episodio, "The Quarterback", attraverso il ricordo del personaggio interpretato da Monteith, Finn, morto in circostanze sconosciute.

"Se potessi tornare indietro, probabilmente ci fermeremmo per molto tempo senza più tornare" ha dichiarato Ryan Murphy aggiungendo che se la cosa accadesse oggi "direi 'questa è la fine'. Perché non puoi davvero riprenderti da una cosa del genere... Non è stata, tipo, una morte normale in cui qualcuno è malato e puoi dirgli addio, puoi vederlo. È successo così in fretta senza alcun preavviso".

La serie ha portato sul piccolo schermo altri 30 episodi, rendendo omaggio un'ultima volta a Cory Monteith ribattezzando l'auditorium della McKinley High School nel finale della serie.