Gina Lollobrigida: "Io trattata da criminale" la casa svuotata dagli oggetti preziosi

Il giudice tutelare ha autorizzato l'amministratore di sostegno di Gina Lollobrigida a prelevare dalla sua casa tutti gli oggetti preziosi.

La casa di Gina Lollobrigida è stata svuotata degli oggetti preziosi, quadri e tutti le suppellettili su richiesta dell'amministratore di sostegno. La notizia è stata data dallo staff dell'attrice che ha sottolineato che il tutto è successo a sua insaputa. "É ignobile, sono stata trattata da criminale" ha detto la protagonista di pane amore e fantasia.

A 92 anni Gina Lollobrigida non riesce ad essere serena, dopo la querelle con il presunto marito spagnolo Francisco Javier Rigau, oggi arriva la notizia che la sua casa è stata spogliata da tutti gli oggetti preziosi: gioielli, quadri, mobili, suppellettili, mobili e perfino i lampadari. L'annuncio è stato diffuso dall'ufficio stampa dell'attrice che fa sapere che l'amministratore di sostegno dell'attrice è stato autorizzato dal giudice a prelevare e a collocare in un deposito preziosi e suppellettili di Gina Lollobrigida. "La signora Gina Lollobrigida ha appreso in data odierna che ieri, 13 maggio, su richiesta dell'amministratore di sostegno e a sua insaputa, è stato emesso un provvedimento dal Giudice Tutelare - si legge nella nota che prosegue - in forza del quale l'amministratore di sostegno è stato autorizzato a prelevare dalla abitazione della stessa tutti gli oggetti preziosi, tra i quali, espressamente indicati, 'gioielli, quadri, suppellettili, mobili, lampadari e altro, affinché vengano riposti in un caveau o in deposito a pagamento".

La reazione di Gina Lollobrigida non si è fatta attendere: "Hanno deciso di farmi morire in modo ignobile, neanche come si farebbe con i delinquenti. In un paese civile non è tollerabile che avvengano dei soprusi così gravi e ingiusti", ha dichiarato l'indimenticabile Bersagliera.
Lo scorso dicembre il Tribunale aveva nominato un amministratore di sostegno per Gina Lollobrigida definita "non più autonoma". Nella perizia dello psichiatra si leggeva: "Gina Lollobrigida attraverserebbe momenti di autentico disorientamento spazio temporale per lo più innestati da tematiche persecutorie".