Giancarlo Esposito è apparso in un episodio dello show Jim & Sam impegnato a promuovere la propria nuova serie drammatica, Parish. Nel corso della chiacchierata, Esposito ha rivelato che prima di ottenere il ruolo che gli cambiò la vita, quello di Gus Fringe in Breaking Bad, era così al verde che aveva considerato l'idea di organizzare il proprio omicidio affinché i suoi figli potessero avere una qualche protezione finanziaria grazie ai soldi della sua assicurazione sulla vita.
Un pensiero che l'attore fece intorno al 2008, un anno prima che Breaking Bad cambiasse completamente la sua carriera, e gli aprisse le porte ad altri show come The Mandalorian e The Boys:"La mia via d'uscita nella mia mente era:'Ehi, se qualcuno si suicida si riceve l'assicurazione sulla vita? Ricevono i soldi?'. Mia moglie non capiva perché chiedessi queste cose. Ho iniziato a fare un piano. Se avessi fatto in modo che qualcuno mi uccidesse, morte accidentale, i miei figli avrebbero ottenuto l'assicurazione. Avevo quattro figli. Volevo che avessero una vita. È stato un momento difficile. Ho letteralmente pensato all'autodistruzione affinché loro potessero sopravvivere. Ero così a terra".
Luce in fondo al tunnel
Giancarlo Esposito ha spiegato come si è evoluta la difficile situazione familiare:"Quella era la prima indicazione che c'era una via d'uscita ma non sarei stato qui disponibile per i miei figli. Poi ho iniziato a pensare che non fosse una soluzione praticabile perché il dolore che avrei causato loro sarebbe durato tutta la vita e ci sarebbe stato un trauma a lungo termine che avrebbe solo prolungato il trauma generazionale da cui cercavo di allontanarmi. La luce alla fine del tunnel fu Breaking Bad".
Giancarlo Esposito ha interpretato Gus Fringe in 26 episodi di Breaking Bad per poi riprendere il proprio personaggio nella serie prequel Better Call Saul per altri 34 episodi. Una terza volta con Gus? Esposito non la disdegnerebbe:"Mi piacerebbe. La mia storia è quella di un militare che ha fatto carriera nei ranghi e avrebbe potuto diventare presidente, o addirittura un dittatore e prendere il potere. Ma voleva fare qualcosa che non potesse essere controllato dagli altri, voleva controllare il proprio destino. Così è partito per crearsi una nuova vita in America e diventare un trafficante di metanfetamine, un uomo d'affari. Nei suoi anni più giovani poteva essere più un Tony Montana ma ha lavorato per diventare abbastanza equilibrato da ascoltare, capire e vedere attraverso il suo stato emotivo. Speravamo potesse essere l'ascesa di Gus".