Il ruolo di Thor nel Marvel Cinematic Universe ha reso Chris Hemsworth una delle più grandi star di Hollywood, ma l'attore australiano continua a conservare le proprie insicurezze. Come ha svelato di recente, l'adesione al cast del reboot al femminile di Ghostbusters lo ha lasciato insonne a lungo visto, il divo temeva che il progetto gli rovinasse la carriera.
Il reboot del 2016, interpretato dai membri di SNL Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones, è stato accolto con un mare di polemiche da parte dei fan più sessisti, infuriati dallo stravolgimento del concept del film originale. Neppure la critica è stata tenera con la pellicola diretta da Paul Feig, riservandole una sonora bocciatura.
In Ghostbusters, Chris Hemsworth interpretava Kevin Beckman, receptionist muscoloso e aitante, ma con poco cervello, che dà vita ad alcune delle gag più divertenti del film.
Più che per la performance del reboot al botteghino, Chris Hemsworth era preoccupato di ciò che il pubblico avrebbe pensato della sua interpretazione del centralinista Kevin Beckman. In un'intervista con GQ, l'attore ha rivelato la sua riluttanza verso l'improvvisazione e la convinzione che avrebbe "deluso tutti" spiegando:
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"Ho detto a Paul Feig, 'Non c'è scritto molto sulla pagina, cosa vuoi che faccia?' e lui 'Oh, lo scopriremo quando arrivi qui'. Così ho detto: "'Va bene, perché no?'. E mi sono buttato, sono venuto in studio il giorno prima che iniziassimo le riprese e lui mi ha consegnato la sceneggiatura, ho letto la sceneggiatura e ho detto, 'Non c'è ancora niente qui. Cosa sto facendo?' E lui ha risposto 'Va tutto bene, improvviseremo e ci divertiremo'. Ho pensato 'Questa non è solo la fine della mia carriera, ma rovinerò questo film, deluderò tutti, non l'ho mai fatto prima, cosa sto facendo?"