Il regista e sceneggiatore di Lilo & Stitch ha svelato la sua frustrazione nel veder celebrare il messaggio femminista di Frozen come se fosse qualcosa di nuovo in un film Disney, avendo invece già messo al centro della narrazione due sorelle che non hanno bisogno di un principe azzurro molti anni prima.
In occasione di un'intervista che celebra il ventesimo anniversario del debutto nelle sale della storia del simpatico alieno, il filmmaker ha parlato della situazione.
Chris Sanders, intervistato da The New York Times, ha dichiarato: "Per essere chiari penso che Frozen - Il regno di ghiaccio sia grandioso, ma è stato un po' frustrante per me perché le persone dicevano 'Finalmente un rapporto non romantico con queste due ragazze' e io ho pensato 'Noi l'abbiamo fatto! Lo avevamo già proposto in precedenza'".
Al centro della trama di Lilo & Stitch ci sono infatti la piccola Lilo e sua sorella Nani, che si occupa della bambina dopo che i loro genitori sono morti in un incidente d'auto.
Sanders ha scritto la sceneggiatura del lungometraggio insieme a Dean DeBlois, con cui aveva già collaborato in occasione di Mulan, e i due autori avevano deciso di concentrarsi su elementi legati al mondo reale, mostrando inoltre come si affronta il lutto e ritraendo dei corpi realistici. Il regista ha ad esempio spiegato che se si confrontano Mulan e Nani ci si rende conto che alla guerriera "mancano dei pezzi anatomici" e ha un torso eccessivamente allungato.
DeBlois ha inoltre sottolineato perché è stato essenziale durante lo sviluppo del film coinvolgere artisti provenienti dalle isole Hawaii: "Una cosa che abbiamo imparato lavorando a Mulan e che quando stai stabilendo una storia ambientata in un posto reale che esiste nel mondo, ci sono dei luoghi in cui non puoi andare. Ci sono degli elementi culturali che non puoi usare perché sei un outsider".