Il lato oscuro di Friends. Stephen Park, apparso nella popolarissima sitcom, ha denunciato i cattivi comportamenti e gli insulti razzisti della crew nei suoi confronti all'epoca delle riprese.
Stephen Park è apparso in un episodio della seconda stagione, The One with the Chicken Pox, e in uno della terza, The One with the Ultimate Fighting Champion. Ma il suo ricordo della serie è tutt'altro che positivo.
"A quel tempo, sentivo che era un ambiente tossico", ha rivelato nel corso del podcast Pod Meets World. "James Hong era l'attore nell'episodio con me, e l'assistente alla regia lo chiamava dicendo, 'Dov'è il tizio orientale? Portatemi il tizio orientale.'"
Park ha proseguito: "Non era la prima volta che succedeva, tutto questo era normale a Hollywood nel 1997. E nessuno ha sentito il bisogno di correggere o dire qualcosa al riguardo. Quindi questo era un comportamento normale."

Il razzismo nella Hollywood anni '90
Stephen Park ha spiegato di aver provato a contattare la Screen Actors Guild all'epoca per denunciare l'incidente e il portavoce gli raccomandò di scrivere un pezzo di denuncia per il L.A. Times. Park lo inviò al quotidiano per la pubblicazione e questo mandò un paio di giornalisti a intervistarlo, ma il pezzo non venne mai pubblicato.

Alla fine l'interprete di Mickey 17 inviò la dichiarazione personalmente ai suoi contatti come lettera aperta. "Divenne virale prima che la parola virale esistesse" ricorda. "Ero diventato così consapevole della razza e così arrabbiato che guardavo tutto attraverso la lente della razza. Sentivo che non c'era libertà. Quindi, non avevo idea di cosa avrei fatto, avevo deciso di abbandonare. Ho detto a tutti: 'Non reciterò più'".
Alla fine per fortuna Stephen Park ha cambiato idea ed è tornato a recitare dopo una "lenta risalita nel mondo dello spettacolo". Negli anni successivi al suo lavoro in Friends, è apparso in Boy Meets World, Law & Order, The Venture Bros. e Mad About You.