Giovanni Veronesi considera Francesco Nuti alla stregua di un fratello: il regista di Viola bacia tutti e della trilogia di Manuale d'amore l'ha ribadito in un'intervista al Corriere della Sera.
Francesco Nuti è stato vittima di due incidenti domestici, il primo nel 2006, il secondo dieci anni dopo, nel 2016. L'attore toscano da allora è ricoverato in una clinica riabilitativa specializzata di Roma, la figlia Ginevra oltre ad assisterlo è diventata la sua tutrice legale.
Tra le persone che continuano a fargli visita c'è Giovanni Veronesi.
Da sempre molto legati, Giovanni Veronesi non sarebbe mai diventato quello che è se non fosse stato per il sostegno di Francesco Nuti, che lo ha voluto come sceneggiatore di alcuni suoi film, tra cui Tutta colpa del paradiso, Caruso Pascoski di padre polacco e Willy Signori e vengo da lontano.
Parlando dell'attore toscano con il quotidiano milanese, Veronesi ha rimarcato tutta la sua gratitudine per l'aiuto che Francesco gli ha dato in quegli anni "Lui non fa parte della mia famiglia, ma è come se fossimo fratelli. Se non ci fosse stato lui il mio mestiere non sarei riuscito a farlo in questo modo, entrando dalla porta principale. A parità di talento ne ho visti tanti rimanere al palo, io non mi reputo Kubrick, so benissimo quali sono miei limiti. Sono stato aiutato un po' dalla fortuna e molto da Francesco, che nei primi anni della mia carriera mi ha spalleggiato, mi ha prodotto film, me li ha fatti scrivere".
Giovanni Veronesi ha rivelato che va a trovare spesso l'amico nella clinica in cui è ricoverato, svelando così qualche dettaglio sulle sue attuali condizioni: "Non sono sicuro (che mi capisca), ma la speranza è talmente tanta che esco sempre soddisfatto. E poi lui sorride, mi guarda, alle volte spero che non capisca perché ho paura che possa soffrirne".