Sarà il regista rumeno Radu Jude, vincitore quest'anno dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino, il protagonista di Popoli Reloaded, l'iniziativa organizzata dal Festival dei Popoli 2021, il festival internazionale del film documentario, per celebrare la riapertura delle sale, dal 15 al 18 giugno al cinema La Compagnia di Firenze, con una selezione dei suoi film e una masterclass in presenza.
Popoli Reloaded è organizzato nell'ambito del progetto per la catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi del Festival dei Popoli e Mediateca Toscana che vedono impegnate l'Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana per Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.
Il programma presenta una selezione di 18 documentari divisi per sezioni: Romania Facing the Past: il cinema di Radu Jude (a cura di Roberto Manassero in collaborazione con Accademia di Romania); Diamonds are Forever, film dall'archivio del Festival dei Popoli (a cura di Daniele Dottorini); Doc Explorer, la sezione sperimentale del Festival; Lo splendore della vita: il cinema di Tizza Covi e Rainer Frimmel (a cura di Daniela Persico in collaborazione con Forum Austriaco). Momento clou dell'omaggio la masterclass con Radu Jude il 17 giugno al cinema La Compagnia, evento organizzato in collaborazione con l'Accademia di Romania in Roma.
Sesso sfortunato o follie porno, Radu Jude: "Mi considero un discepolo di Rossellini"
Tra i fiori all'occhiello di Popoli Reloaded la selezione dall'archivio del festival che consta di oltre 15 mila titoli con Diamonds are Forever. In programma Out of The Present di Andrei Ujică (1994) sul viaggio compiuto nel 1991 da due astronauti russi in missione spaziale mentre sulla Terra gli avvenimenti portano al crollo dell'Unione Sovietica; e poi Le Souvenir d'un Avenir di Chris Marker e Yannick Bellon (Francia, 2001), un viaggio nel tempo attraverso le immagini della straordinaria fotografa Denise Bellon; infine, Ulysse di Agnès Varda (Francia, 1982) e The Mesmerist di Bill Morrison (USA, 2003).
Chiude la quattro giorni di film la prima italiana di Notes From The Underworld di Tizza Covi e Rainer Frimmel (2020), documentario che ripercorre le vite romanzesche del cantante da taverna Wienerlied Kurt Girk e del suo amico gangster Alois Schmutzer.