Si chiude stasera, dopo una vera e propria "indigestione" durata otto giorni, il Far East Film Festival di Udine, annuale "vetrina" dedicata al cinema orientale che quest'anno ha fatto registrare la consueta, notevole affluenza di pubblico, confermandosi come la maggior manifestazione europea dedicata alle cinematografie asiatiche. C'è grossa curiosità per il premio del pubblico, quest'anno più che mai incerto, visto il notevole gradimento fatto registrare da pellicole molto diverse tra loro come l'hongkonghese One Nite in Mongkok, il cinese Letter from an unknown woman e il coreano Road.
La giornata di ieri, seguita ad un horror day invero un po' sottotono, ha fatto registrare alcune gradite sorprese, come la commedia coreana To catch a virgin ghost (parodia tanto delle ghost story orientali quanto dei recenti polizieschi coreani), l'insolito film cinese The Last Level (originale storia di commistione tra realtà concreta e virtuale, con protagonista un giovane che si perde nei meandri di un gioco di ruolo online), e il divertente e intelligente Kamikaze Girls, commedia d'azione proveniente dal Giappone. Grande attesa (ripagata) per il poliziesco Explosive City (nella foto una scena), presentato nella proiezione di mezzanotte, film che ha segnato, nell'ultima stagione, la "rinascita" del noir hongkonghese insieme al già citato One Nite in Mongkok e a Love Battlefield, entrambi passati quest'anno nella grande kermesse friulana.