Si è aperta ieri sera la tredicesima edizione del Far East Film Festival, il tradizionale appuntamento dedicato dal capoluogo friulano al cinema dell'estremo oriente. Una serata inaugurale che ha avuto inizio, come sempre, con i saluti di Sabrina Barracetti, del Centro Espressioni Cinematografiche, del sindaco di Udine Furio Honsell e del presidente della fondazione "Giovanni da Udine" Tarcisio Mizzau, co-organizzatore del festival; l'inaugurazione ha visto inoltre, quest'anno, l'insolita presenza del sassofonista statunitense Don Menza, che ha deliziato la gremitissima platea con un personale medley di alcuni classici della canzone italiana.
La serata è entrata nel vivo con la commedia d'azione cinese Welcome to Shama Town, curioso ma non sempre equilibrato mix di generi che occhieggia al noir e al western occidentale, mentre il piatto forte è stato rappresentato da Night Fishing, già molto discusso lavoro del regista sudcoreano Park Chan-Wook, girato interamente con un iPhone. Il cortometraggio (33 minuti) è un'inquietante storia di fantasmi che mescola la tradizione orientale con le sperimentazioni del più recente cinema digitale, per un esperimento inusuale ma senz'altro riuscito.
La proposta che ha chiuso la serata è stata quella del wuxiapian The Lost Bladesman, produzione cinese diretta da Alan Mak e Felix Chong e interpretata da Donnie Yen. Il film è una storia marziale di onore, eroismo e politica ben diretta, ma sostanzialmente già vista, ispirata a quello stesso fluviale Romanzo dei tre regni che ha dato origine al più noto La battaglia dei tre regni diretto da John Woo.