Se Hollywood trasloca in Oriente, rifacendo i propri film su misura per il grande mercato del Sol Levante, anche l'industria cinematografica giapponese dedica le sue migliori attenzioni ai prodotti degli States. E' il caso di Paranormal Activity 2: Tokyo Night, spaventoso remake del celebratissimo horror made in USA, che il tredicesimo Far East Film Festival di Udine presenterà come anteprima internazionale. Firmato da Toshikazu Nagae e distribuito in Occidente dall'americana Iam Global, il film ricalca fedelmente la struttura del cult movie originale, ma se ne discosta quanto basta per creare nuovi brividi e nuove (brutte) sorprese. Ci sono due fratelli, c'è una stanza, c'è una videocamera che filtra lo sguardo degli spettatori. E c'è, soprattutto, una sinistra presenza. Cosa si nasconde nella buia notte di Tokyo?
Non c'è dubbio: la gloriosa tradizione del new horror nipponico, sempre testimoniata con cura e affetto dal Far East Film Festival (nel 2000, ricordiamo, Udine è stato il primissimo domicilio occidentale della trilogia The Ring), trova in Paranormal Activity: Tokyo Night una solida roccaforte d'inizio decennio. Il punto da cui ripartire per modernizzare e, forse, radicalizzare un genere tra i più amati. Punta di diamante dell'ultimo cinema asiatico, il Giappone ha progressivamente giocato un ruolo di assoluto rilievo sotto i riflettori del FEFF: anche quest'anno, infatti, gli toccherà la parte del leone con 12 titoli per la selezione ufficiale, 3 per la retrospettiva L'Asia ride - Asia laughs!' e ben 16 Pink, incluso l'eccentrico Underwater Love che verrà proiettato a Udine in anteprima europea dopo la premiere al Tribeca Film Festival. Per informazioni e programma www.fareastfilm.com.