Adi Shankar, creatore e regista della serie animata Devil May Cry su Netflix, durante una recente intervista ha voluto mettere fine a una delle teorie più discusse tra i fan, quella secondo cui il personaggio del vicepresidente Baines sarebbe stato ispirato da Joe Biden.
Ispirazioni e confessioni per la nuova serie Devil May Cry
Shankar ha spiegato in modo netto: "Qualsiasi somiglianza con il mondo reale è puramente casuale. Questo è stato scritto di sana pianta. Mi sono rimosso da tutta la storia umana, sia americana che di altro tipo. Ho cancellato la parte del mio cervello che è consapevole di una cosa del genere. Infatti, persino per questa intervista, non so nemmeno chi sia in realtà l'individuo a cui hai appena fatto riferimento. E la risposta è no."

Con queste parole, il regista ha voluto dissipare ogni dubbio, ribadendo che la scelta dei tratti dei personaggi è stata guidata esclusivamente dalla visione creativa e non da affinità politiche. Oltre a smentire qualsiasi collegamento con figure politiche, Shankar ha condiviso come il suo passato da immigrato e le influenze cinematografiche, in particolare quelle di Christopher Nolan, abbiano plasmato la nuova serie. Racconta di essere stato introdotto al gioco di Devil May Cry in tenera età, subito dopo essere emigrato negli Stati Uniti, un periodo segnato da eventi storici come l'11 settembre che lo lasciarono profondamente scosso.
_"Ero seduto a Singapore, mesi dopo, e stavo giocando a Devil May Cry da solo,": Shankar ha inoltre paragonato la sua interpretazione di Dante a quella di Batman firmato Christopher Nolan, ancorando il personaggio nel mondo reale pur mantenendone la natura gotico-punk.
Per Shankar, la serie su Netflix è molto più di un adattamento: è una vera e propria "lettera d'amore" a Devil May Cry, a Capcom, all'animazione e alla musica che lo hanno contraddistinto in quel periodo. Con influenze cinematografiche che spaziano da Mission: Impossible 2 a Equilibrium, il progetto mira a catturare l'attitudine ribelle e l'energia del primo millennio, rendendo omaggio a un'epoca che ancora oggi ispira.
Dal lancio del primo videogioco nel 2001, Devil May Cry ha dato vita a una vasta e poliedrica saga che include oltre una dozzina di giochi, romanzi, fumetti, manga e due adattamenti animati. La nuova serie di Netflix, andata in onda il 3 aprile, ha riscosso consensi per la capacità di fondere elementi tipici dei videogiochi e citazioni fedeli, offrendo così un'esperienza che potrebbe avvicinare sia i fan di lunga data sia i nuovi spettatori.