Mancano poche settimane all'arrivo negli Stati Uniti di Demon Slayer: Infinity Castle - Part 1, e l'entusiasmo dei fan si è trasformato in una vera e propria corsa digitale. Non si parla solo di code ai botteghini, ma di siti in tilt e server che cedono, segno che il fenomeno Kimetsu no Yaiba continua a riscrivere le regole del mercato cinematografico.
Demon Slayer: Infinity Castle manda in tilt il web
L'attesa per la nuova epopea di Demon Slayer ha trovato la sua prima vittima: le piattaforme di biglietteria online. Dal momento in cui Crunchyroll ha annunciato la data statunitense del 12 settembre 2025, un'ondata di utenti si è riversata su portali come Fandango, determinata ad assicurarsi un posto alle primissime proiezioni.

Il risultato? Siti bloccati, pagine che non caricavano e code virtuali interminabili, soprattutto nelle grandi metropoli americane dove la domanda si è rivelata ingestibile. La rabbia dei fan si è subito spostata su X (ex Twitter), dove si sono moltiplicate le segnalazioni: "Il sito è giù, non riesco a comprare nulla", scrivevano molti utenti, trasformando la ricerca di un biglietto in un fenomeno social parallelo.
Che un anime potesse generare un impatto del genere, superando in pressione titoli live action hollywoodiani, dimostra come la saga di Tanjiro e Nezuko abbia consolidato un seguito globale senza precedenti. Se in Giappone Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello dell'Infinito aveva già registrato incassi record al debutto del 18 luglio, l'arrivo in Occidente si è trasformato in una sorta di rito collettivo: i pochi fortunati riusciti a completare l'acquisto si sono sentiti custodi di un privilegio, mentre per gli altri resta la speranza di riuscire a trovare posto nelle proiezioni successive.
L'eredità di Mugen Train e la corsa ai record
La febbre attorno a Infinity Castle non nasce dal nulla. Nel 2020, con Mugen Train, la saga aveva demolito ogni previsione diventando il film più redditizio dell'anno e il lungometraggio anime più remunerativo di sempre.

Quel precedente ha creato un'attesa spasmodica per la nuova trasposizione, destinata a portare sul grande schermo una delle saghe più complesse e drammatiche del manga di Koyoharu Gotouge. La reazione del pubblico americano sembra confermare l'ipotesi che la pellicola possa replicare, se non superare, quei primati.
Se i server bloccati di Fandango rappresentano il primo segnale tangibile di un entusiasmo fuori controllo, ciò che conta davvero saranno i numeri al botteghino internazionale. L'hype è tale che il film viene già percepito come un evento epocale, un punto di svolta che ridefinisce il ruolo dell'animazione giapponese nel panorama globale.
Demon Slayer: Infinity Castle non è soltanto cinema, ma un fenomeno culturale che scardina le gerarchie tradizionali, ponendosi accanto ai blockbuster hollywoodiani più attesi dell'anno. E il fatto che basti l'apertura delle prevendite a mandare in tilt intere piattaforme online ne è la dimostrazione più chiara.