Dario Argento: "Io perseguitato da stalker ossessionati dai miei film"

Dario Argento, in una nuova intervista, ha parlato della sua esperienza con gli stalker che in passato lo hanno tormentato.

Venezia 2016: Dario Argento al photocall di Dawn of the Dead - European Cut (Zombi)
Venezia 2016: Dario Argento al photocall di Dawn of the Dead - European Cut (Zombi)

Dario Argento, una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato dei problemi causati da alcuni dei suoi fan più appassionati che hanno avuto dei pericolosi comportamenti da stalker.

Il regista ha rivelato di aver temuto più volte di essere alle prese con dei potenziali assassini: "Già dal primo film, uno veniva a urlare sotto casa. Un altro era convinto di essere uguale a me, ma non era vero per niente. Andava nei ristoranti e diceva di mandarmi il conto, mi chiamava e minacciava: paga o ti uccido a bastonate. Un giorno, i miei aiuto registi l'hanno sbattuto al muro, gli hanno dato qualche sberla ed è sparito. Quando stavo a Los Angeles per preparare Tenebre per la Fox, cambiai vari alberghi e uno stalker mi trovava sempre. Alla fine, decisi di tornare a girare in Italia".
Argento ha inoltre aggiunto che ha affrontato delle donne stalker che sostenevano di essere innamorate e al tempo stesso erano pronte ad accoltellarlo, sottometterlo o prenderlo a frustate: "Sadiche o masochiste: le attiro. Una voleva accoltellarsi e addossarmi la colpa perché la respingevo. Diceva di amarmi".

Dario ha inoltre parlato del suo rapporto con il proprio lato oscuro, che considera un dono divino, e di essere convinto che i demoni esistano e siano numerosi, ognuno con un nome e un potere diverso.
La star del cinema italiano ha parlato anche del periodo in cui ha pensato al suicidio, proprio alla fine delle riprese di Suspiria nel 1976, sottolineando che non ha mai capito i motivi per cui ha dovuto lottare contro i pensieri negativi: "Mi ero separato da Daria Nicolodi, Asia aveva un anno ed era come se non l'avessi mai vista. Mi ero chiuso all'Hotel Flora, a Roma, a riposare per un mese. All'apparenza ero sereno, la sera venivano gli attori e la troupe, vedevamo film, andavamo a ballare al Jackie 'O. Ma la notte la finestra mi chiamava, mi vedevo sfracellato al suolo. Un amico medico mi aveva detto di murarla con l'armadio, così da non potermi buttare se l'impulso fosse tornato. Funzionò, la notte mi ritrovavo accasciato fra l'armadio e le tende, ma vivo".

Stefania Casini in Suspiria
Stefania Casini in Suspiria

A proposito di Suspiria, inoltre, secondo il regista contiene inoltre la sequenza che Argento considera la più terrificante che abbia girato: "L'inizio, con la ragazza che arriva all'Accademia di danza di Friburgo, piove, diluvia, il fiume s'ingrossa e invade la città... Non la fanno entrare, scappa, va da un'amica che viene assassinata. Dura 15 minuti, è un crescendo fino al parossismo". (A proposito, al link che segue potete leggere tante curiosità su Suspiria) Nei confronti della nuova versione diretta da Guadagnino, invece, il regista non ha poi un'opinione particolarmente positiva perché sostiene non faccia paura e Amazon fosse solo interessata a ottenere un profitto economico.

Argento ha infine ricordato con affetto gli anni in cui le sue figlie Asia e Fiore vivevano con lui: "Da quando erano piccole finché non sono andate ad abitare per conto loro. Sono stati anni stupendi, fatti di vacanze insieme, teatro insieme, passeggiate, discussioni. Con Asia, quando viaggiavamo, io guidavo, lei come nei rally, faceva da navigatore con la mappa. Eravamo grandi amici". Il regista ha ribadito che, pur non approvando tutti i comportamenti di Asia che negli ultimi anni è stata al centro dell'attenzione dei media, le vuole molto bene.