Danny Trejo: Machete si racconta in un'autobiografia tra crimine, droga e cinema

La star di Machete Danny Trejo ha annunciato di aver scritto un'autobiografia in cui racconterà le sue esperienze traumatiche e il percorso verso il successo.

Danny Trejo, la star di Machete, ha annunciato di aver scritto un'autobiografia che sarà messa in vendita il 6 luglio negli Stati Uniti e si intitolerà Trejo: My Life of Crime, Redemption and Hollywood.
Il progetto ripercorrerà tra le pagine le esperienze vissute dall'attore nel mondo del crimine, in prigione, le dipendenze, i lutti subiti e l'inaspettata fama raggiunta nel mondo del cinema.

Danny Trejo in una scena del film Planet Terror, episodio del double feature  Grind House
Danny Trejo in una scena del film Planet Terror, episodio del double feature Grind House

A pubblicare l'autobiografia di Danny Trejo sarà la casa editrice Atria Books, celebrando così la vita della star e una carriera composta da oltre 300 film.
In un comunicato scritto dall'editrice Michelle Herrera Mulligan si dichiara: "Danny Trejo è più di un attore per milioni di persone messicane-americane che, come me, lo amano. È una leggenda. Un modello. Il primo Chicano star dei film d'azione. Qualcuno che possiamo sempre sostenere, essendo un eroe che ce l'ha fatta. Questo libro è una delle acquisizioni di cui sono più orgogliosa fino a questo momento e ci mostra il difficile percorso che ha seguito in ogni, indimenticabile, dettaglio".

Danny Trejo ha più volte raccontato di aver iniziato a fare uso di eroina a soli 12 anni, crescendo con la convinzione che la lealtà si otteneva solo con la violenza e la pace si trovava nell'oblio. Da giovane è poi stato in carcere in strutture come San Quentin, Folsom e Soledad. La sua vita è cambiata quando gli è stata offerta la parte di un pugile in Runaway Train.

La star ha sottolineato: "A 76 anni questa autobiografia è stata per me un'opportunità di essere onesto senza alcun timore per la prima volta parlando della terrificante brutalità delle mie esperienze nelle prigioni più dure al mondo, dei segreti di famiglia che fanno a pezzi le vite, del punto più basso raggiunto nella mia vita mentre ero rinchiuso a Soledad e affrontavo una possibile condanna a morte, del ruolo che ha avuto Dio nel mio cambiamento, della mia carriera da attore che è iniziata all'età di 40 anni semplicemente presentandomi su un set per aiutare un altro tossicodipendente in difficoltà e di come tutto questo ha delineato la persona che sono ora".