Il ruolo del protagonista di Cuori nella tormenta, interpretato da Carlo Verdone, inizialmente sarebbe dovuto andare a Francesco Nuti, che rifiutò a causa di un altro progetto. La parte fu quindi affidata a Verdone e il ruolo del cuoco andò a Lello Arena.
Nuti in quel periodo si stava dedicando alle riprese di Casablanca, Casablanca, suo debutto alla regia. Grazie a questa pellicola vinse il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián ed il secondo David di Donatello come miglior attore.
Per Francesco Nuti, gli anni del successo furono seguiti da un periodo buio e dall'incidente domestico, in seguito al quale entrò in coma a causa di un ematoma cranico: l'attore precipitò violentemente dalle scale all'interno della propria abitazione. L'attore fu poi ricoverato ed operato d'urgenza al cervello presso il Policlinico Umberto I di Roma.
A proposito di Cuori nella tormenta, un critico cinematografico ha scritto: "La trama è abbastanza intricata e ripetitiva, le gag dei due protagonisti a lungo andare annoiano, probabilmente con Nuti le cose sarebbero state diverse. E' un film in sostanza futile, inoltre le numerose espressioni volgari contribuiscono ulteriormente a renderlo scadente."