Come un gatto in tangenziale, il cameo di Franca Leosini: "Ecco perché ho accettato"

Ecco il motivo per cui Franca Leosini, celebre giornalista e conduttrice televisiva italiana, ha accettato di recitare in Come un gatto in tangenziale.

Durante un'intervista rilasciata da Rolling Stone, Franca Leosini ha rivelato perché ha accettato di prendere parte alle riprese di Come un gatto in tangenziale, film del 2017 diretto da Riccardo Milani. Matteo Giorgi, l'intervistatore, a un certo punto ha chiesto alla giornalista: "Sanremo ora, Storie Maledette dal mese prossimo, niente elezioni, che altro?" Al che la Leosini ha risposto: "Me lo chiedono ogni volta di candidarmi, come mi invitano a un sacco di talk show."

Come un gatto in tangenziale: Paola Cortellesi in un momento del film
Come un gatto in tangenziale: Paola Cortellesi in un momento del film

"Ho un faldone in Rai pieno di inviti a cui mi tocca dir di no. Anche di presentazioni di libri ne faccio pochissime: io sono abituata a studiare il libro, non leggere solamente il retro copertina e questo richiederebbe molto tempo. Ho accettato questo cameo al cinema nel film Come un gatto in tangenziale, per l'affetto che mi unisce a Paola Cortellesi e perché non c'era un copione da studiare: dovevo semplicemente essere Franca Leosini." Ha spiegato la giornalista e conduttrice televisiva.

Come un gatto in tangenziale: Antonio Albanese in una scena del film
Come un gatto in tangenziale: Antonio Albanese in una scena del film

La scena in questione si intitola proprio Franca Leosini, in onore della giornalista, è ambientata sulla spiaggia e vede la protagonista Monica, magistralmente interpretata dalla Cortellesi, in un incontro ravvicinato con la conduttrice del celebre programma televisivo Storie Maledette.

A proposito del film e della Leosini, Simone Emiliani ha scritto: "Un cinema dove finalmente c'è un'attenzione per ogni particolare quello di Come un gatto in tangenziale. Per i personaggi secondari come le due zie Pamela e Sue Ellen come omaggio a Dallas, sempre sbracate sul divano e fans accanite di Franca Leosini e Storie maledette (che compare in una magica apparizione, un'altra delle fulminanti idee del film), e che 'confondono' i termini 'rubare' con 'shopping compulsivo'. Un cinema di facce, un autobus di volti. Nella migliore eredità della 'commedia all'italiana'."