In una nuova intervista concessa al Guardian, Alex Garland ha confermato che Civil War sarà l'ultimo film che lo vedrà attivo come regista.
In Civil War, Kirsten Dunst interpreta una giornalista che documenta la carneficina in tutta la nazione insieme alla sua squadra, cercando di rimanere viva e fuori dalla portata dei violenti estremisti politici e del governo tirannico guidato da un presidente corrotto interpretato dal vincitore dell'Emmy Nick Offerman. Nel cast anche Wagner Moura, star di Narcos, visto recentemente in Mr. & Mrs. Smith. Su queste pagine trovate già la nostra recensione di Civil War.
"Non è cambiato nulla", ha affermato Garland al Guardian. "Sono in uno stato molto simile. Non ho intenzione di tornare a dirigere nel prossimo futuro".
Garland ha ammesso di essersi "disamorato" della regia. "Amo davvero il cinema, ma il cinema non esiste nel vuoto. Esiste in una vita e anche in un contesto più ampio. Devo interagire, in un certo senso, senza essere scortese".
Il regista e autore ha raccontato, a titolo di esempio, di quando seduto in un parcheggio fuori Atlanta, ha chiesto al cast di Civil War di credere che un giorno lo schermo blu VFX dietro di loro sarebbe stato un cielo notturno illuminato dai colpi di mortaio. O in Ex Machina, dove "Alicia [Vikander] e Sonoya [Mizuno] confidano nel fatto che la nudità sarà trattata in modo ponderato e rispettoso... [quando] il cinema tende a non farlo".
I prossimi progetti
Garland ha precisato che la sua decisione non deriva dalla mancanza di finanziamenti per i suoi progetti, ma piuttosto "del fatto che si chiede alla gente di fidarsi di qualcosa che, a prima vista, non sembra molto affidabile".
Allora, perché è stato appena annunciato un altro progetto della A24, intitolato Warfare, con Garland che questa volta è co-regista con Ray Mendoza? Il regista ha chiarito anche questo punto, affermando che la sua sarà solo una co-regia: "Rispetto molto [Mendzoa], anche se siamo molto diversi". Sembra che la sua partecipazione a Warfare serva più ad aiutare Mendoza nel suo debutto alla regia che a dare un'impronta al progetto.
Garland scriverà anche il sequel di 28 giorni dopo, ora confermato, che lo vedrà riunirsi con Danny Boyle. Il piano è di trasformarlo in una nuova trilogia di film, con Garland che li scriverà tutti e tre.