Christopher Nolan sconsigliò di lavorare sul Batman con Ben Affleck: "Abbiamo già detto tutto noi"

A quanto ha dichiarato di recente lo sceneggiatore David S. Goyer, co-autore della trilogia Il cavaliere oscuro, Christopher Nolan gli aveva consigliato di non lavorare ai film di Batman con Ben Affleck.

Una scena di Batman Begins

David S. Goyer, co-autore della trilogia del Cavaliere Oscuro e sceneggiatore di Man of Steel, rivela che Christopher Nolan lo invitò a non scrivere i film successivi, con un Batman interpretato da Ben Affleck, per non "confondere il pubblico".

Christopher Nolan e l'eredità di un Cavaliere Oscuro: quando meno è meglio

A vent'anni dall'uscita di Batman Begins, uno dei titoli che hanno riscritto il destino del cinema supereroistico moderno, David S. Goyer torna a riflettere sul proprio percorso tra mantelli e maschere. Sceneggiatore e appassionato di fumetti, Goyer è stato la penna dietro Blade prima ancora di tuffarsi nell'universo DC al fianco di Christopher Nolan, con cui ha co-scritto l'intera trilogia del Cavaliere Oscuro. Ma c'è un dettaglio, emerso proprio ora, che getta nuova luce sul Batman post-trilogia di Nolan. Durante il podcast Happy Sad Confused, Goyer ha svelato che fu lo stesso Nolan a scoraggiarlo dal partecipare ai nuovi progetti DC che avrebbero introdotto Ben Affleck nei panni di Batman. Il motivo? "Solo perché sarebbe stato confuso", disse Nolan, consigliando di "aver già detto tutto" con la loro trilogia. Un invito, più che una critica, a lasciare intatto il valore di un'opera che aveva già trovato la sua conclusione.

Batman vs. Superman - la prima immagine di Ben Affleck sul set
Ben Affleck nei panni di Batman

Goyer aveva firmato un contratto triennale con Warner Bros. nel 2013 per scrivere L'uomo d'acciaio, il suo seguito (poi diventato Batman v Superman) e un film sulla Justice League. Ma già allora, secondo quanto riportato, Nolan sentiva che l'introduzione di una nuova versione di Batman - scollegata dalla visione costruita insieme - rischiava di disorientare il pubblico. E in effetti il passaggio da Christian Bale a Ben Affleck, da Gotham noir a battaglie cosmiche, segnò un cambio di tono difficile da metabolizzare. Goyer, pur avendo partecipato a quella transizione, sembra oggi condividere quell'intuizione nolaniana. Non a caso, si dichiara ormai "non più nel posto dei fumetti" e orientato verso altri generi.

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Con una carriera costellata di superuomini e cacciatori di vampiri, Goyer sembra oggi intenzionato a voltare pagina. "Parte di me pensa che sarebbe divertente [scrivere di nuovo Blade], ma un'altra parte pensa: ho già fatto quello definitivo, e tornare sarebbe un errore", ha confessato. Dopo aver co-sceneggiato anche Ghost Rider: Spirit of Vengeance e tentato di rilanciare Green Lantern Corps con un progetto mai decollato, oggi si prepara a lanciare una nuova produzione non tratta da fumetti, ma sempre "di genere".

Nel frattempo, si avvicina anche la conclusione del suo impegno con The Sandman, serie Netflix tratta dal capolavoro di Neil Gaiman, la cui seconda e ultima stagione arriverà il 3 luglio. Un commiato elegante e meditato da un mondo narrativo che Goyer ha abitato per oltre vent'anni. Ma, a quanto pare, anche lui ha imparato una lezione da Nolan: certe storie, quando sono già state raccontate bene, è meglio lasciarle chiuse.