Nel suo 70esimo compleanno, Christian De Sica ha voluto raccontare il ricordo più brutto della sua vita, quando gli scoppiò in faccia un petardo. Ma l'attore ha svelato anche altri avvenimenti poco piacevoli nella sua lunga carriera da attore.

Christian De Sica ha rilasciato di recente un'intervista a Il Messaggero in cui svela fatti piacevoli della sua vita, ma anche brutti ricordi, come la cattiveria più grande che ha ricevuto:
"Nel 2000, quando un petardo di Capodanno mi esplose in faccia mettendomi fuori uso l'occhio destro. Dovevo fare Un americano a Parigi al Sistina e più di un collega si precipitò da Garinei dicendo: "De Sica ormai è cieco, prendo io il suo posto". Ma dopo 9 operazioni tornai in pista e lo spettacolo fu un enorme successo."
Per De Sica questo incidente rappresenta il ricordo più brutto della sua vita: "Ma grazie alla tempestività di mia moglie e di Aurelio De Laurentiis, da Cortina fui portato immediatamente all'ospedale e salvato. Ho suscitato molte invidie, in Italia il successo non te lo perdonano. Mi hanno fatto tante cattiverie, ma io preferisco cancellarle e pensare solo alle cose belle."
Riguardo a qualche rimorso avuto in una carriera ultra cinquantennale, tra cinema, teatro e tv, De Sica ha detto che oltre a qualche brutto ricordo, ha anche un rimpianto:
"Uno mi brucia ancora: non mi hanno permesso di fare La porta del cielo, il film sulla storia d'amore tra mio padre Vittorio e mia madre Maria. Erano gli anni d'oro dei cinepanettoni e i produttori non riuscivano a vedermi al di fuori delle commedie. In questo Paese se fai bene il cowboy, devi farlo per sempre."
E a proposito dei suoi genitori, c'è anche qualcosa che l'attore non si perdona: "Di non aver esaudito l'ultimo desiderio di mia madre che voleva tornare a Montecarlo dove accompagnava papà a giocare. Io non ce la portai. Sono stato uno stronzo." Ma in merito alla domanda se le critiche riescano a ferire De Sica, anche per quanto riguardo le accuse di volgarità per In Vacanza su Marte, lui ha risposto: "Anche mio padre venne fatto a pezzi. È stata la gente a rivolere Boldi e me in versione cinepanettone. La migliore replica alle critiche è il successo che sta ottenendo il film on demand."