The Square di Ruben Östlund è il vincitore di questa 70ma edizione del Festival di Cannes, un'edizione segnata oltre che da un traguardo importante, anche dalle polemiche sul futuro della distribuzione cinematografica e dalle elevate misure di sicurezza.
Leggi la recensione del film vincitore: The Square: satira, senso di colpa e arte contemporanea
La giuria composta da Park Chan-Wook, Gabriel Yaredm, Paolo Sorrentino, Jessica Chastain, Agnès Jaoui, Fan Bingbing, Maren Ade e Will Smith ha assegnato il proprio premio all'intenso Loveless di Andrey Zvyagintsev
Grand Prix e Miglior Regia invece sono andati rispettivamente a 120 battements par minute di Robin Campillo e L'inganno di Sofia Coppola.
Leggi anche: Cannes 2017: tra colpi al cuore e amari risvegli, le nostre preferenze
Il premio per la miglior Miglior sceneggiatura, è andato ex aequo a Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou per The Killing of a Sacred Deer e a Lynne Ramsay per You Were Never Really Here, che tra l'altro è stato premiato anche per l'interpretazione di Joaquin Phoenix. A Diane Kruger invece, la Palma per la miglior attrice con la sua interpretazione nel revenge thriller In the Fade
Cannes 2017: tutti i vincitori
- Palma d'oro per il miglior film Ruben Östlund per The Square
- Miglior regia Sofia Coppola per L'inganno
- Miglior sceneggiatura Efthymis Filippou e Yorgos Lanthimos per Il sacrificio del cervo sacro Lynne Ramsay per A Beautiful Day
- Miglior attore Joaquin Phoenix per A Beautiful Day
- Miglior attrice Diane Kruger per Oltre la notte
- Prix du Jury Andrei Zvyagintsev per Loveless
- Grand Prix Robin Campillo per 120 battiti al minuto
- Caméra d'Or Léonor Serraille per Montparnasse femminile singolare
- Palma d'oro alla carriera
Quest'anno la stampa internazionale si è trovata al centro dell'animato dibattito sulla minaccia recata dai servizi di streaming al cinema tradizionale: può insomma Netflix mettere in ginocchio il cinema come lo abbiamo sempre conosciuto e amato? Secondo Pedro Almodóvar, presidente di giuria, sì, mentre Will Smith e Roman Polanski si sono dimostrati più aperti nei confronti di questa novità.
Non sono mancati poi gli intoppi organizzativi, tra cui gli errori durante la proiezione proprio di un film presentato da Netflix, Okja, gli esasperanti controlli a tappeto e l'evacuazione di una sala per l'allarme dovuto ad uno zaino lasciato a terra. Anche il mondo dorato della Croisette non può nemmeno per un istante dimenticare che siamo in Francia, e l'ombra del terrorismo è una paura niente affatto lontana.