Il concorso della 67esima edizione del Festival di Cannes si conclude oggi con gli ultimi due film in corsa per la Palma d'Oro, che sarà assegnata domani durante la cerimonia di premiazione. Anche per questa edizione - caratterizzata da pochi colpi di scena, almeno per quanto riguarda il gossip - non mancano i favoriti per la Palma d'Oro - si parla di Dolan, ma non è escluso che anche i Dardenne possano uscire vincitori dalla competizione di quest'anno - ma l'ultima parola spetta alla giuria guidata da Jane Campion.
I due film in concorso che vengono presentati oggi, guardacaso, hanno in comune il tema della competizione, nel senso più oscuro del termine, anche se si tratta di due storie diverse. Con Clouds of Sils Maria - che è stato girato in parte anche in Italia - Olivier Assayas racconta la storia di un'attrice affermata, l'affascinante Maria Enders interpretata da Juliette Binoche, che si ritrova ad intepretare una nuova versione di un dramma del quale era stata protagonista, vent'anni prima, nel ruolo di Sigrid, una giovane ragazza che spinge al suicidio una donna più grande, Helena. Stavolta vestirà i panni di Helena, mentre nel ruolo di Sigrid ci sarà Jo Ann Ellis (Chloe Moretz) un'ambigua attrice di Hollywood a cui piace far parlare di sè. Nel cast del film c'è anche Kristen Stewart nei panni di Valentine, l'assistente personale di Maria, che parte insieme a lei verso una remota regione delle Alpi, dove si terranno le prove del dramma.
Leviathan di Andrei Zvyagintsev invece è un dramma di ispirazione biblica, e si sviluppa sul confronto tra Nikolay, un meccanico che vive in una cittadina che affaccia sul mare di Barents, nel nord della Russia, insieme alla sua famiglia. Il sindaco della cittadina, determinato a togliergli tutto ciò che possiede - officina e abitazione, che sono attigue - decide di fargli un'offerta economica, che Nikolay rifiuta, e poi si fa più aggressivo nel voler avere la meglio su di lui, tanto che il meccanico si vede costretto a chiedere l'aiuto di un amico avvocato. Undici anni fa Zvyagintsev vinse il Leone d'Oro a Venezia per Il ritorno, e qualche anno fa ha presentato a Cannes il suo Elena, vincendo nella sezione Un certain regard. Chissà che quest'anno non riesca a festeggiare i suoi cinquant'anni con un premio ancora più importante.
Tra gli ultimi film presentati nelle altre sezioni della kermesse invece, segnaliamo la commedia di ambientazione ospedaliera Hippocrate e Pride - commedia di Matthew Warchus ambientata in Gran Bretagna, negli anni Ottanta, nel periodo in cui i minatori si trovarono a scioperare per protestare contro le misure prese dalla Thatcher. Ad aiutarli ci pensarono gli attivisti gay che raccolsero soldi durante il Pride, ma il sindacato mostrò evidente imbarazzo nell'accettare i soldi.