Nel raccontare la sua esperienza con The Upside (Sempre amici, in italiano), il film basato sulla storia vera di un miliardario paralizzato che fa amicizia con un detenuto recentemente rilasciato sulla parola e lo assume come suo "badante", Bryan Cranston ha raccontato di un particolare contraccolpo che ha affrontato fuori dal set. A quanto pare non è stato troppo semplice proporre quel ruolo al grande pubblico, date le reazioni che ha ispirato, ma questo non ha impedito lo sviluppo di un sequel.
"Ho ricevuto un sacco di merda per quel film", ha detto Bryan Cranston al podcast "Club Random" di Bill Maher. "Sono un attore senza disabilità che interpreta un attore disabile. Sono rimasto piuttosto sorpreso quando ho ricevuto questo contraccolpo", rivelando comunque che lui e Kevin Hart stanno lavorando a un sequel.
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Nell'intervista, quindi, l'attore ha riflettuto sul significato stesso di recitare e su tutti quei personaggi disabili portati sul grande schermo da persone senza problemi di quel tipo. Ovviamente un conto è sapere cosa si prova e l'altra è cercare di imitarne i lineamenti: "In questo caso puoi avere solo la prospettiva di un maschio bianco di 66 anni... puoi capire ma non puoi davvero sapere come ci si sente a vivere in quella pelle".