Bruce Lee diventa testimonial di un fast food, la figlia Shannon fa causa alla catena

La catena di fast food Kungfu Catering Management usa l'immagine di Bruce Lee come testimonial da circa 15 anni ma la figlia dell'attore, Shannon Lee, ha deciso di fare causa solo ora.

Bruce Lee è diventato testimonial di una catena di fast food ma la figlia Shannon ha deciso di far causa alla catena per lo sfruttamento dell'immagine di suo padre senza aver mai chiesto i regolari permessi alla Bruce Lee Enterprises, la società con base a Los Angeles di proprietà della famiglia dell'attore.

Shannon Lee non sembra dunque intenzionata a spegnere il fuoco delle polemiche intorno alla figura di suo padre. Dopo quelle con Quentin Tarantino per C'era una volta a... Hollywood, la figlia di Bruce Lee ha attaccato legalmente la catena di ristoranti cinesi Kungfu Catering Management. Il problema? Lo sfruttamento dell'immagine del divo cinese senza però aver mai chiesto il permesso. In tutta questa polemica però c'è un piccolo dettaglio: la catena utilizza l'immagine di Bruce Lee per la promozione da oltre 15 anni.

Interpellata, l'azienda, che è tra le prime 10 di fast food in Cina, ha infatti fatto sapere che: "Siamo stupiti che dopo molti anni ci venga contestato tutto questo. Stiamo studiando attivamente il caso e ci stiamo preparando a rispondere".
Secondo il sito cinese sina.com, Shannon Lee avrebbe chiesto alla catena di non usare più l'immagine di suo padre per la pubblicità, di dichiarare di non essere mai stati autorizzati da nessuno della famiglia ma soprattutto di pagare un risarcimento di 210 milioni di yuan, corrispondenti a circa 30 milioni di dollari.