Brie Larson: "Voglio leggere più recensioni scritte da giornalisti appartenenti alle minoranze!"

L'attrice ha spiegato i motivi per cui vorrebbe un maggior spazio nel settore cinematografico a categorie poco rappresentate.

Short Term 12: un bel primo piano di Brie Larson a Locarno 2013
Short Term 12: un bel primo piano di Brie Larson a Locarno 2013

Brie Larson, durante la cerimonia di premiazione dei Crystal + Lucy Awards ha annunciato che il Sundance Film Festival e il Toronto Film Festival si sono impegnati a dare maggiore spazio alle minoranze, anche nel campo del giornalismo, in modo da riflettere meglio la realtà della società americana per quanto riguarda la stampa.
La star di Captain Marvel ha riportato i dati di uno studio intitolato Critic's Choice pubblicato da USC Annenberg, in cui si dichiara che meno di un quarto delle recensioni dei film con i migliori incassi del 2017 sono state scritte da donne bianche, meno del 10% sono state firmate da uomini appartenenti alle categorie poco rappresentate e solo il 2.5% dalle donne di colore.

Brie ha ribadito che le recensioni possono cambiare delle vite e hanno un impatto sui film che vengono considerati durante il periodo dei premi cinematografici. La Larson ha spiegato: "Sto dicendo che odio gli uomini bianchi? No, non lo sto facendo. Non voglio però sentire quello che un uomo bianco vuole dire di Nelle pieghe del tempo. Voglio sentire quello che una donna di colore o birazziale vuole dire. Voglio sapere cosa ne pensano i teenager. Se si realizza un film che è una lettera d'amore nei confronti delle donne di colore c'è una possibilità che una donna di colore non abbia la possibilità di recensirlo o criticarlo. Non dite però che non ci sono dei talenti lì fuori perché non è così".

L'attrice ha quindi invitato i responsabili che si occupano di gestire le interviste e gli eventi stampa ad assicurarsi che venga dato spazio ai giornalisti poco rappresentati, spesso attivi nella categoria dei freelancer.