Brian Cox, durante l'ultimo episodio del "Jimmy Kimmel Live" di questa settimana, ha espresso un certo rammarico per aver definito Johnny Depp "sopravvalutato" e "esagerato" nel suo libro di memorie pubblicato nell'ottobre dello scorso anno.
Nel libro, intitolato Putting the Rabbit in the Hat, Cox ha rivelato di aver rifiutato un ruolo nel franchise di "Pirati dei Caraibi" perché era quello più "ingrato" dell'intero film. Brian ha aggiunto di essere in qualche modo sollevato dall'aver rifiutato la parte perché "quei film sono lo show di Johnny Depp, magari lui sarà anche simpatico ma è così esagerato, così sopravvalutato".
"Guardando indietro, mi sono reso conto di essere stato duro con lui, quasi cattivo", ha detto l'attore a Kimmel riguardo alle critiche. "Sai com'è, si cerca di fare qualche battuta quando si scrive un libro di questo genere e a volte si cade nel tranello dello scegliere quella più sciocca e di cattivo gusto."
"Purtroppo è quello che ho fatto, questo è quello che è successo, e in un certo senso me ne sono pentito. Perché non sono così normalmente; non ci ho pensato molto, sono stato un po' capriccioso". Alla domanda di Kimmel relativa al fatto che gli attori generalmente pensano di essere sopravvalutati, Brian Cox ha risposto: "Penso di sì. Penso che molte volte gli attori pensino di essere sopravvalutati e alcuni pensano di essere sottovalutati. Mettiamola così: la maggior parte di loro pensa di non essere affatto valutata".