Nonostante gli elogi da parte della critica, Burt Reynolds odiò lavorare in Boogie Nights. Film del 1997 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, la pellicola narrava l'ascesa e il declino di un giovane attore pornografico nella California tra gli anni settanta e i primi anni ottanta. Nonostante la storia fittizia, il film si ispirava a vicende realmente vissute da diversi attori pornografici dell'epoca, in particolar modo dal celebre John Holmes (menzionato dal protagonista in una scena del film).
Burt Reynolds, come dichiarato da Mark Wahlberg, aveva quindi quasi disprezzato ogni momento sul set del film. "Lo odiava, lo odiava", ha dichiarato l'attore nel corso di un'intervista. Secondo quanto riportato da yahooentertainment, Wahlberg ricorda che Reynolds gli aveva confessato il suo odio quando si erano riuniti per la prima volta da quando avevano girato Boogie Nights al New York Film Festival del 1997.
"Eravamo sul tappeto rosso e lui mi ha afferrato in una presa alla testa e ha detto: 'Non so perché a loro piace così tanto questo film, ragazzo. Ma andiamo".
Reynolds ottenne una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista, ma perse contro Robin Williams in Will Hunting. "Avrebbe vinto l'Oscar se non si fosse scavato la fossa da solo", ha proseguito Wahlberg. Secondo quanto dichiarato dall'attore, l'odio di Reynolds per il film inizò durante la produzione. Il problema principale del suo co-protagonista con il film era il ritmo della sceneggiatura di Anderson, a cui Reynolds apparentemente non riusciva ad abituarsi portandolo così ad usare un accento irlandese durante le prove.
"Inizia a ridere perché pensavo che stesse scherzando. Non gli piaceva proprio". Tuttavia, Wahlberg considera la performance di Reynolds, morto nel 2018 all'età di 82 anni, come "roba da leggenda. Burt è fantastico nel film e penso che se ne sia reso conto in seguito. Una delle più grandi prestazioni di tutti i tempi".