Bohemian Rhapsody, Brian May: "I miei nipoti sbalorditi dal film, non si rendono conto di chi fossimo"

Il chitarrista dei Queen Brian May, ospite a Che tempo che fa, ha parlato dell'avventura cinematografica di Bohemian Rhapsody e dello stupore generato dal film nella sua famiglia.

Ospite a Che tempo che fa, lo storico chitarrista dei Queen Brian May è tornato a commentare l'avventura cinematografica di Bohemian Rhapsody, il biopic dedicato a Freddie Mercury premiato con l'Oscar al suo interprete Rami Malek.

Bohemian Rhapsody: Rami Malek in una nuova foto del film
Bohemian Rhapsody: Rami Malek in una nuova foto del film

"È diventato un film da un miliardo di dollari, una cosa come Via col Vento, non ce lo saremmo mai aspettato" ha commentato il musicista inglese. "Per me è stato meraviglioso e mi ha fatto piacere perché abbiamo fatto ciò che volevamo e abbiamo presentato Freddie come essere umano e come artista, come meritava. È stato una fonte di grandissima gioia perché è arrivato alle nuove generazioni, grazie al film adesso ci vedono con occhi diversi. Confesso che eravamo nervosissimi perché dovevamo fare un film in cui praticamente filmavano noi stessi. Certo, il film era su Freddie, ma noi siamo la sua famiglia e siamo parte di quel film. Ringrazio davvero Rami Malek e Gwilym Lee che ha interpretato me e ha fatto un lavoro incredibile, straordinario. Ho portato tutta la famiglia al cinema e anche loro erano strabiliati: i miei 3 nipotini più giovani per esempio non si rendono conto di chi eravamo in passato, mi ha fatto piacere portarli in modo tale che rimanga il ricordo quando non ci sarò più".

Il discorso cade, poi su Freddie Mercury e sulla sua forte personalità. Brian May confessa:

"A volte la gente pensava che fosse troppo impetuoso, che avesse la mania di dominare, ma non era così. Era molto diplomatico dentro la band. Riusciva sempre a trovare una soluzione, era uno dei suoi tanti talenti. Freddie aveva tantissimi talenti, era davvero un essere umano straordinario, unico, incredibile. Il suo talento nella scrittura, nell'essere presente sul palcoscenico, nel riuscire ad arrivare al cuore della gente quando cantava. Un uomo straordinario e ci manca ancora oggi. È impossibile credere che non ci sia più, io ho come la sensazione che sia sempre qui con noi e non ci abbia mai lasciati."

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Prima del commiato, il chitarrista dei Queen non dimentica di parlare del suo rapporto con l'Italia dichiarando:

"Non vedo l'ora di tornare in Italia, l'ho sempre amata tantissimo. Per i 50 anni dei Queen non volevamo fare troppa confusione, ci fa sembrare e sentire molto vecchi, ma sono felicissimo di esserci, di lavorare, di fare un tour l'anno prossimo. Inizieremo a maggio e poi verremo a Bologna, è passato tanto tempo ma dobbiamo continuare a fare quello che facevamo!"

Di seguito una clip dell'intervista di Brian May a Che Tempo che Fa disponibile su www.raiplay.it.