Ridley Scott si è concesso alla rivista GQ per una video-intervista retrospettiva e qui ha anche rivelato che i produttori di Blade Runner avevano inizialmente messo in dubbio la sua decisione di affidare il ruolo di protagonista a Harrison Ford.
A quel punto della sua carriera, Ford era già Han Solo nella saga di Star Wars, oltre a essere stato scelto da Steven Spielberg come protagonista de I predatori dell'arca perduta. A quanto pare i finanziatori non avevano prestato particolare attenzione alla sua carriera o allo stato del cinema in generale.
"Harrison Ford non era una star. Aveva appena finito di pilotare il Millennium Falcon in Guerre stellari", ha esordito Scott. "Ricordo che i miei finanziatori dissero: 'Chi cazzo è Harrison Ford?'. E io risposi: 'Lo scoprirete'. Harry è diventato il mio protagonista".
Steven Spielberg diede la sua benedizione dopo Indiana Jones
Il regista era in fase di post-produzione de I predatori dell'arca perduta e diede a Ford il suo benestare quando Scott gli chiese se avesse dovuto ingaggiare l'attore in Blade Runner. Ford era interessato a lavorare con Scott in questo film, in quanto si trattava di un personaggio più drammatico rispetto a Han Solo e Indiana Jones. La profondità drammatica di Blade Runner è anche ciò che aveva attratto Scott.
"In Blade Runner stavo inventando un mondo completamente nuovo", ha spiegato il regista. "Ho trascorso cinque mesi con uno scrittore molto bravo, Hampton Fancher, che aveva davvero scritto un'opera teatrale adattata dal romanzo Ma gli androidi sognano pecore elettrice? Ho letto il libro e ho pensato che ci fossero 90 storie nelle prime 20 pagine e che fosse troppo complesso. Hampton ha scritto questa bellissima storia ambientata in un appartamento. Amavo i dialoghi, ma volevo vedere cosa succedeva quando lui usciva dalla porta".
Blade Runner, notoriamente, non è stato un successo di critica o di botteghino. C'è voluto tempo. Scott ricorda ancora la stroncatura ricevuta da Pauline Kael sul New Yorker. L'autrice scrisse che il film "non ha nulla da dare al pubblico" e che "se qualcuno si presentasse con un test per individuare gli umanoidi, forse Ridley Scott e i suoi collaboratori dovrebbero nascondersi". "Erano quattro pagine dove mi distruggeva", ha ricordato Scott a proposito della recensione. "Mi aveva distrutto. Non l'ho nemmeno mai incontrata! È stata insolente. Al mio livello, è una cosa insolente".