Blackout: un serial killer nella Berlino nazista

I produttori di Zodiac tornano a raccontare la vera storia di un serial killer che imperversò nella Berlino del 1940.

I produttori di Zodiac Brad Fischer e James Vanderbilt tornano a occuparsi di serial killer. I due cineasti produrranno Blackout, pellicola che racconta la vera storia di Paul Ogorzow, insospettabile omicida seriale nella Berlino dei Terzo Reich. I due autori affideranno a Mark Hogan la regia dell'adattamento del romanzo di Scott Andrew Selby A Serial Killer in Nazi Berlin: The Chilling True Story of the S-Bahn Murderer che ricostruisce i dieci mesi di delitti che alla fine si risolsero con la scoperta e l'arresto del folle omicida.

Mentre la macchina nazista produceva morte e disperazione attraverso l'Europa, in patria un uomo diede vita al regno del terrore. All'apparenza Paul Ogorzow era un cittadino modello. Impiegato, padre di famiglia, membro del Partito Nazista, sergente nelle Camicie Nere, l'uomo lavorava nelle ferrovie berlinesi come operaio occupandosi della manutenzione della segnaletica e del tracciamento dei binari. Ma Paul nascondeva un segreto, un rapporto malato con le donne. Poi ottenne un regalo da parte del Comando Nazista. In seguito a un bombardamente alleato, nella città di Berlino venne imposto un blackout totale che includeva anche il blocco dei congegni che controllavano gli scambi dei binari su cui viaggiavano treni carichi di donne che ogni giorno facevano ritorno a casa dalle fabbriche. Grazie al favore dell'oscurità, Ogorzow cominciò a mietere vittime su vittime, dapprima spaventando e molestando le donne prescelte, poi stuprandole e uccidendole. A partire dal settembre 1940, prese a gettare i corpi giù dai treni in movimento. Il Partito Nazista provò a censurare le notizie sugli assalti e i delitti, ma presto tra le donne di Berlino crebbe la paura. Sarà Wilhelm Lüdtke, capo della divisione crimini della polizia di Berlino, a dare la caccia e a catturare il folle.