In attesa dell'uscita novembrina, Scarlett Johansson torna a parlare di Black Widow sottolineando lo stretto legame tra il film e il movimento femminista #MeToo.
Dopo il rinvio dovuto all'emergenza sanitaria, l'attesa pellicola standalone su Natasha Romanoff arriverà nei cinema a novembre e focalizzerà l'attenzione del pubblico sulla backstory di Vedova Nera.
Diretto da Cate Shortland, Black Widow è un prequel che si colloca temporalmente tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War. Il film che inaugura la Fase 4 dell'MCU farà chiarezza sul passato di Natasha, introducendo la sua famiglia russa non biologica. Natasha sarà costretta a fare i conti col proprio passato e a scontrarsi con la Red Room, organizzazione che l'ha addestrata a diventare un'assassina privandola della sua libertà. Black Widow vedrà inoltre la comparsa del misterioso villain Taskmaster, di cui ancora non si conosce l'identità.
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In un'intervista a Empire, Scarlett Johansson discussha fatto luce sui temi femministi di Black Widow e sul suo legame col Movimento #MeToo spiegando:
"Credo che il film rifletta ciò che sta accadendo coi movimenti Time's Up e #MeToo. Se non ce ne fossimo occupati, sarebbe stata una perdita. In particolare per la regista era importante fare un film su donne che aiutano altre donne, che le sostengono in situazioni difficili. Mi è stato chiesto se Natasha sia una femminista. Certo che lo è, è ovvio, è una domanda sciocca da porre."
L'uscita di Black Widow è fissata al 6 Novembre 2020.