Billy Porter contro Harry Styles e "quella st...za" di Anna Wintour per la copertina di Vogue

Billy Porter ha rilasciato nuove dichiarazione sulla famosa copertina di Vogue con Harry Styles e questa volta ha tirato in ballo anche Anna Wintour.

Billy Porter contro Harry Styles e 'quella st...za' di Anna Wintour per la copertina di Vogue

Billy Porter è tornato a parlare della famosa copertina di Vogue con Harry Styles in abito Gucci ma questa volta ha tirato in ballo anche Anna Wintour, apostrofata con termini non propriamente gentili. L'ha fatto in una nuova intervista con The Telegraph che sta già facendo il giro del mondo.

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La star di Pose e Cenerentola non riesce proprio a mandar giù che il cantante di "Daylight" sia stato il primo uomo a cui Vogue abbia mai dedicato una copertina. Il motivo è noto a tutti: Harry Styles, sulla cover di dicembre 2020, indossava un abito Gucci da donna, con tanto di gonna in pizzo. Noto per i suoi look spesso giudicati poco mascolini, l'ex One Direction è diventato da quel momento il paladino dello stile gender-fluid.
Billy Porter però ha avuto parecchio da ridire, all'epoca come oggi, sostenendo anzitutto che Harry Styles sia riuscito a ottenere quella copertina solo perchè "bianco ed etero".

Billy Porter l'ha fatto per primo

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Billy Porter agli Oscar 2019 sul red carpet

Nella notte degli Oscar 2019 l'attore e cantante rubò la scena a chiunque presentandosi sul red carpet in abito lungo con gonna in velluto nero firmato da Christian Siriano. Scelta ancora più drastica fu quella di sfilare, lo stesso anno, al Met Gala con una tuta dorata da moderna Cleopatra, con tanto di ali. Ci sono stati poi i Brit Awards del 2021 e l'abito nero di seta di ThreeASFOUR, i Golden Globes del 2023 ancora con un abito Christian Siriano, questa volta fucsia. Senza contare la sua ormai storica fata non-binary in Cenerentola. Insomma, se un'icona deve esserci della moda gender-fluid, di sicuro il candidato perfetto è Billy Porter. Ma per l'attore, paladino dei diritti LGBTQIA+, non è solo una questione di stile: la faccenda ha radici culturali molto più profonde. "Tu stai usando la mia comunità, quelli come te stanno usando la mia comunità, ma tu non hai dovuto sacrificare nulla, e questo non mi sta bene" ha dichiarato Porter.

La critica ad Anna Wintour

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Cenerentola: Billy Porter in una scena del film

Come in precedenza aveva già spiegato, i suoi strali non sono in realtà diretti a Harry Styles ("Non è colpa di Harry Styles se è bianco, carino ed etero e se viene spinto nell'industria del fashion a quel modo") quanto piuttosto a chi quella decisione l'ha presa.
Billy Porter ha rivelato che diversi mesi prima di quella copertina si era seduto a tavolino con Anna Wintour per un'intervista. La potentissima direttrice di Vogue gli aveva chiesto in quell'occasione un suo pensiero su come poter guidare la rivista attraverso un'epoca a dir poco sperimentale nel campo della moda. "Quella stronza verso la fine mi ha chiesto 'Come possiamo fare di meglio?' e io sono stato preso così alla sprovvista da non rispondere come avrei dovuto". Quali sono le parole che Billy Porter avrebbe voluto pronunciare? "Usa il potere che ti è dato da Vogue per far sentire la voce di chi guida questo movimento di de-gendering della moda". Come invece è finita? "Sei mesi dopo Harry Styles è stato il primo uomo a posare per quella copertina" ha concluso Billy Porter.