Il Miglior Documentario Italiano dell'Anno è Bad Weather del regista Giovanni Giommi. Dopo una prima preselezione fra oltre cento documentari, è stato il film più votato da un'Academy di 130 professionisti del settore che lo ha eletto vincitore del prestigioso Doc/it Professional Award. Incentrato su quello che Focault definisce un contro-luogo, l'isola-bordello Banishanta, il film di Giommi ha battuto nomi autorevoli quali Stefano Savona con il suo Tahrir, già vincitore del David di Donatello e del Nastro d'Argento, che nella competizione si è aggiudicato però il Premio del Pubblico e il Premio AAMOD. Ha letteralmente sbaragliato la concorrenza ottenendo quasi il massimo del punteggio disponibile il documentario israelo-palestinese, ora candidato all'Oscar 2013, [FILM5 Broken Cameras[/FILM] vincitore del concorso dedicato ai documentari internazionali Doc.International. Il regista Guy Davidi si è detto commosso della vittoria e ha voluto tenere un lungo discorso di ringraziamento.
Il Mese del Documentario che ha ospitato i due concorsi e che è stato promosso da Doc/it -Associazione Documentaristi Italiani, si chiude registrando l'eccezionale partecipazione del pubblico che ha riempito fino a tre sale a proiezione per poter vedere e votare i film in concorso. La cerimonia presentata dai registi Gustav Hofer e Giulia Amati con più di 250 invitati si è conclusa con un caloroso applauso dedicato non solo ai vincitori, ma a loro, tutti i gli spettatori che hanno seguito la manifestazione in queste cinque settimane alla Casa del Cinema.