Avengers: Endgame, i retroscena sulla comparsa di Smart Hulk e sul destino di Thor e Hawkeye

Gli sceneggiatori di Avengers: Endgame hanno chiarito alcune scelte narrative legate ai personaggi di Thor, Hawkeye eSmart Hulk.

Gli sceneggiatori di Avengers: Endgame, Christopher Markus e Stephen McFeely, hanno chiarito alcune scelte narrative legate ai personaggi di Thor, Hawkeye e Hulk. Lo hanno fatto in un'intervista concessa a Vanity Fair, dove hanno spiegato lo svolgimento del processo di scrittura per il terzo e quarto film degli Avengers, iniziato nel 2014.

Avengers Endgame Hulk
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Un processo molto complicato, soprattutto per il numero di personaggi presenti in entrambi i film. Nel corso dell'intervista, i due hanno ribadito alcuni concetti già espressi in precedenza, come la necessità di far finire le storyline di Tony Stark e Steve Rogers nel modo in cui si sono concluse sullo schermo. Per l'occasione sono tornati anche sulla questione di Smart Hulk, che all'inizio doveva apparire alla fine di Avengers: Infinity War: "Abbiamo dovuto rimuovere quella parte e rigirare alcune sequenze di entrambi i film. All'inizio, quando volevamo mostrare i cambiamenti profondi nelle vite dei personaggi durante i cinque anni dopo lo schiocco, non potevamo farlo con Hulk perché l'avevamo già trasformato. La rimozione di quella scena ci è stata di grande aiuto", dice Markus.

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I due si sono pronunciati anche sul fatto che rivedremo Thor e Hawkeye nel 2021, e i motivi per cui nessuno dei due poteva morire. "Non sapevamo che sarebbero tornati, ma non ci sembrava comunque giusto uccidere Thor. Ha sacrificato e perso tantissimo nel corso dei vari film. Era più soddisfacente mostrarlo ragionevolmente in pace con se stesso. E Clint è riuscito a riavere indietro la sua famiglia, che è il motivo per cui era tornato nel gruppo." Il duo ha anche risposto a una domanda sul finale, e se sono contenti del fatto che il pubblico si chieda ancora se Steve Rogers è semplicemente tornato nel passato o ha creato una linea temporale alternativa? Markus e McFeely, che ufficialmente propendono per la prima opzione, in base alle regole interne del film stesso, hanno risposto: "È grandioso che le gente ci stia ancora pensando, e 'Non sono sicuro' è preferibile a 'Ne parlo perché è una cosa stupida e non mi piace'."