Avengers: Endgame: secondo una nuova teoria, una scena di Iron Man, uscito nel 2008, conterrebbe un indizio relativo agli eventi del finale del film dei fratelli Russo, arrivato nelle sale 11 anni dopo. Il Marvel Cinematic Universe è noto per una certa pianificazione in anticipo, e Avengers: Endgame ne è un ottimo esempio dato che contiene elementi che sono il risultato di progetti a lungo termine.
In altri casi si trattava di una scelta logica, dettata dalle necessità del racconto. Per quanto riguarda il presunto indizio contenuto nel primissimo film del franchise, difficile immaginare che Kevin Feige avesse già pensato alla Fase Tre, ma è comunque la dimostrazione di come anche i dettagli più piccoli possano tornare in modo importante.
Per l'esattezza, la teoria riguarda una conversazione tra Tony Stark e Ho Yinsen in Iron Man, quando creano insieme il reattore che manterrà Tony in vita. Lo scienziato cinese afferma "Questo manterrà attivo il tuo cuore per l'equivalente di cinquanta vite", al che Stark risponde "Oppure quindici minuti se devo fare qualcosa di grosso". Questo spiegherebbe quindi come Tony sia riuscito a maneggiare le Gemme dell'Infinito abbastanza a lungo da sconfiggere Thanos, dato che i comuni mortali in teoria non dovrebbero essere in grado di farlo. Inoltre, tale ipotesi arricchisce la spiegazione già fornita dai registi e dagli sceneggiatori di Avengers: Endgame, che nel commento audio parlano della nanotecnologia nell'armatura di Tony e nel secondo Guanto dell'Infinito come motivo per cui egli sia riuscito a schioccare le dita (mentre lo schiocco stesso è stato uno sforzo troppo grande). Che fosse pianificato o meno, si tratta di una bella chiusura del cerchio per l'eroe che ha lanciato l'universo cinematografico della Marvel.